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  • Genoa, paradosso Kouamè. Gioca male ma è sempre decisivo

    Genoa, paradosso Kouamè. Gioca male ma è sempre decisivo

    • Marco Tripodi
    Tre gol fatti in prima persona e un rigore procurato e poi trasformato da Criscito.

    L'avvio di campionato di Christian Kouamè è stato senza dubbio esaltante, con l'ivoriano del Genoa che in meno di un mese di torneo è già arrivato ad un solo passo dall'eguagliare il totale delle reti messe a segno nell'intera passata stagione, quando esultò in quattro circostanze.

    L'ex attaccante del Cittadella è andato fin qui in rete in ogni apparizione del Grifone con l'unica eccezione rappresentata dalla gara interna contro l'Atalanta. Anche in quella circostanza tuttavia Kouamè ha saputo essere protagonista in positivo, guadagnandosi il penalty che capitan Criscito ha spedito alle spalle di Gollini per il momentaneo 1-1.

    Un avvio di stagione straordinario quindi per lui, almeno se ci si limita a guardare i tabellini di fine partita. Il giudizio però cambia drasticamente se si allarga lo sguardo anche alle prestazioni, non sempre all'altezza delle aspettative. In ognuna delle quattro uscite succitate la prova di Kouamè è sempre stata confusionaria e ricca di errori, a volte anche banali e in grado di far perdere la pazienza a più di un tifoso. La giovane punta spesso appare avulsa dal gioco e incapace di dialogare con i compagni che pure lo cercano con insistenza.

    Insomma, se dal punto di vista realizzativo il suo momento di forma non potrebbe essere migliore, sotto l'aspetto tattico e tecnico Kouamè deve crescere ancora tanto. Ma per un ragazzo di 22 anni alla seconda stagione in Serie A risultare sempre decisivo è comunque un ottimo punto di partenza. A patto di continuare a lavorare su se stesso senza adagiarsi sugli allori.

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