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  • Genoa:|Rossi non ce la fa, ma ci sarà
Genoa:|Rossi non ce la fa, ma ci sarà

Genoa:|Rossi non ce la fa, ma ci sarà

«Non è mica facile sostituire uno come Marco Rossi». Anche quando non gioca. Davide Ballardini lo ripete spesso e ha pure aggiunto: «Rossi andrebbe clonato». E il capitano, dal canto suo: «È raro trovare un uomo, un tecnico così schietto, genuino e vero in questo mondo. E mettiamoci le sue doti di allenatore. Finisce che i giocatori diano l’anima per Ballardini». Insomma, Davide per il quale si dà l’anima e Marco che è anima del Genoa, simbolo silenzioso in campo e fuori. A provarci pure a Roma, stavolta nel ruolo di capitano non giocatore. Anche se il numero 7 non si è allenato in settimana e nemmeno ieri nella rifinitura mattutina al Signorini, anche se l’edema al polpaccio non gli consente di giocare, anche se il ginocchio continua a dar fastidio, Rossi a Roma. E Ballardini spiega: «Non ce la fa, non gioca, però parte con noi. Ha piacere di farlo, di stare con i compagni». In attesa di clonazione, pure da infortunato, Rossi sta col Grifone.

E non è l’unica assenza di peso all’Olimpico per i rossoblù, che dopo tre mesi riabbracciano Bosko Jankovic, partito tra i 20 convocati, e recuperano Rigoni dopo l’attacco influenzale e Cassani («Ha fatto due allenamenti con la squadra, non è al meglio ma è sulla buona strada»). Elenco: Manfredini, Floro Flores, Nadarevic, Hallenius che si è infortunato ieri nella rifinitura, Olivera che ha lavorato in palestra, più gli squalificati Granqvist e Matuzalem (il brasiliano anche infortunato, Ballardini confida in un’assenza non lunga: «Ha avuto un leggero fastidio»). Il tecnico: «Incontriamo una Roma in salute ed è l’inizio di un trittico terribile, da affrontare bene». Milan venerdì al Ferraris e poi a Firenze. «A Roma sarò soddisfatto se faremo una prestazione come le ultime e ho pochi dubbi che ciò accadrà. Si deve andare avanti così, anche se non è facile, ogni giorno ti devi conquistare questa continuità».

Continuità anche tattica, ancora 3-5-1-1 con Bertolacci dietro a Borriello. Immobile e Jorquera, talenti che dovranno riconquistarsi spazi, in panchina. E il cileno, che all’Olimpico si era rivelato contro la Lazio: «La Roma è la squadra che ha i margini di crescita più evidenti per il futuro, in serie A. Anche noi veniamo da risultati positivi, non prendiamo gol da tre partite e questo deve dare fiducia». Ritorno a Ballardini: «Grandi cambiamenti non ci saranno rispetto a Palermo». Tozser in regia al posto di Matuzalem, Bovo dietro per Granqvist («Mi spiace non esserci, mi sarebbe piaciuto vedermela con Osvaldo, uno degli attaccanti più completi»), Pisano a destra a sostituire Rossi. Il quale a Roma è “accompagnatore”. Ulteriore segnale, accolto positivamente da Ballardini e da tutto il gruppo.

Rossi che in Sicilia era stato protagonista dell’episodio da rigore, fallo di Garcia, non concesso da Orsato soprattutto per svista del giudice di porta Baracani. Il designatore Braschi aveva ammesso l’errore e il tecnico torna brevemente sull’argomento: «Il rigore a Palermo per me c’era, ma è stato deciso in altro modo e basta così. Nessuna polemica. Resto dell’idea che noi dobbiamo essere d’esempio». E il capitano, stesso comportamento pure in diverso ambito, dà l’esempio per attaccamento.

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