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  • Genoa, Shomurodov e una vita casa e campo: 'Penso solo al calcio. Il resto viene dopo'
Genoa, Shomurodov e una vita casa e campo: 'Penso solo al calcio. Il resto viene dopo'

Genoa, Shomurodov e una vita casa e campo: 'Penso solo al calcio. Il resto viene dopo'

L'uomo nuovo in casa Genoa è sicuramente Eldor Shomurodov.

L'attaccante uzbeko, secondo rappresentante del paese asiatico a calcare i prati verdi di Serie A ma primo a lasciare il proprio nome impresso sul tabellino dei marcatori, dopo la rete messa a segno una settimana fa contro il Parma è diventato in patria un personaggio ancora più amato di quanto non fosse già prima dell'approdo in Italia. 

Dopo essere diventato una star dei social, con una mezza dozzina di profili Instagram a lui dedicati, ieri il centravanti acquistato ad inizio ottobre in Russia è stato intervistato anche dalla principale emittente televisiva di Taskent, spiegando al suo popolo come abbia vissuto i primi due mesi nel nostro Paese: "Finché ero a Rostov tutto era come in Uzbekistan, in Italia invece è tutto diverso. La mentalità è completamente diversa. Devo abituarmi a tutto ma ho sempre sognato venire qui. Sto cercando di parlare sempre di più in italiano per imparare più velocemente la lingua. Il mio obiettivo ora è giocare bene e crescere sempre di più".

Shomurodov ha poi parlato delle emozioni contrastanti vissute dopo la rete messa a segno contro il Parma: “Molti miei compagni si sono congratulati, ma io sono rimasto deluso dal fatto che la squadra abbia perso e non ho prestato molta attenzione al fatto di aver segnato. Spero che i miei prossimi gol portino la vittoria alla squadra”.

L'attaccante, infine, dimostra di essere totalmente devoto alla causa professionale, limitando al minimo la vita fuori dal campo: "Difficilmente esco - ha ammesso - anche a causa della pandemia. Dedico metà della mia giornata agli allenamenti nel centro sportivo del Genoa, poi prendo lezioni di italiano nel pomeriggio tutti i giorni della settimana. Passo il mio tempo libero al telefono, a parlare con i miei genitori. Sempre a causa della pandemia sono stato costretto a stare lontano da loro per buona parte dell’anno: nel 2020 li ho visti solamente una volta, quindi cerco di parlare il più possibile con loro. Ora vivo da solo e anche il Capodanno lo festeggerò da solo in Italia. Ma ci sono partite importanti, prima di tutto devo prepararmi per quelle. La mia famiglia verrà più tardi”. 

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