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  • Genoa, Stellini: 'Presto ci saranno altri Pellegri'

    Genoa, Stellini: 'Presto ci saranno altri Pellegri'

    • Marco Tripodi
    Pietro Pellegri ma non solo.

    Al sito ufficiale del Genoa ha preso la parola l'allenatore della Primavera rossoblu Cristian Stellini, parlando ovviamente dell'esordio record del quindicenne di Pegli ma anche degli altri talenti della cantera genoana pronti a sbocciare: “Credo che vi siano, al di là dei meriti di Pellegri, altri elementi già pronti per fare questo tipo di passo - ha spiegato il tecnico - Con il direttore sportivo della Primavera, Carlo Taldo, il responsabile dell’Under 17, Marco Rossi, e tutto il gruppo abbiamo condiviso un indirizzo preciso e un’idea che sta alla base del lavoro portato avanti. La crescita dei giocatori, più che i punti e le classifiche, è la dote più importante da fornire a una società che fa calcio. Quando si riesce a trasferire alla squadra le conoscenze giuste, coltivare la convinzione di potersela giocare alla pari con tutte, vuol dire che un piccolo, grande obiettivo è stato raggiunto al di là dei valori specifici e delle differenze contingenti”.

    Tutto ciò per Stellini è merito soprattutto di una volontà societaria che punta forte sul settore giovanile: "Il Genoa - ha aggiunto - ha la capacità di allenare bene i talenti che la società individua e di farli migliorare attraverso il lavoro di figure che operano all’interno dei quadri tecnici. Credo che vi siano ancora margini di miglioramento sotto l’aspetto della comunicazione, in un comparto che vede le principali squadre giovanili lottare ai vertici”.
    Stellini ha poi parlato della sua squadra Primavera, terza a tre punti dalla vetta a metà campionato: “Ho trovato una grandissima disponibilità da parte dei ragazzi a svolgere un tipo di lavoro simile - ha proseguito il mister - nella mole dei volumi ma non solo, rispetto a quello che viene seguito generalmente a livello di prime squadre. La mia estrazione deriva da lì e, nella mia esperienza, ho cercato di introdurre questo input ricavando risposte straordinarie sia da parte dei giocatori che dello staff. In un certo senso mi reputo un privilegiato nel potermi avvalere di fior di professionisti e constatare un atteggiamento positivo in termini di approccio verso questa cultura del lavoro. Questa disponibilità mi aiuta a crescere come allenatore”.

       

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