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  • Genoa, Schone come Milito manda in delirio i tifosi: 'Derby? Segno su punizione' VIDEO
Genoa, Schone come Milito manda in delirio i tifosi: 'Derby? Segno su punizione' VIDEO

Genoa, Schone come Milito manda in delirio i tifosi: 'Derby? Segno su punizione' VIDEO

  • Marco Tripodi
Tutti pazzi per il Principe di Danimarca. No, non si tratta di Amleto, bensì di un suo lontano compatriota: il nuovo gioiello del Genoa Lasse Schone (foto di buoncalcioatutti.it).

Lo sbarco in Italia dell'ormai ex cervello dell'Ajax delle Meraviglie, quello capace di prendere a pallonate nel più illustre palcoscenico del mondo prima il Real Madrid e poi la Juventus, è stato accolto da una vera e propria onda rossoblù. Una marea umana capace di inondare questa mattina l'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova.

Già dalle prime ore della giornata centinaia di tifosi del Genoa (impossibile quantificarne il numero anche solo approssimativamente) hanno letteralmente presso d'assalto lo scalo cittadino per dare il proprio benvenuto nel club più antico d'Italia a Schone, destando parecchia curiosità tra i molti ignari passeggeri in transito dall'aeroporto di Cornigliano in questo caldo giorno di inizio agosto. 
Il centrocampista danese, partito da Amsterdam in compagnia della moglie con un volo privato attorno alle 11.30, è atterrato in Liguria un paio di ore più tardi facendo esplodere d'entusiasmo tutti i sostenitori che fin dal mattino si erano assiepati nella zona degli arrivi ingannando il tempo con cori e sciarpate all'indirizzo del loro nuovo idolo.

Assordante il boato esploso quando le porte automatiche dello scalo si sono aperte mostrando a Schone e alla bella Marjie l'irrefrenabile eccitazione della gente del Grifone. Scene insolite, almeno nell'ultimo decennio, a queste latitudini che riportano le pagine del calendario rossoblù indietro di 11 anni. L'ultimo giocatore a ricevere un'accoglienza simile fu infatti nel settembre 2008 il principe di Buenos Aires Diego Milito. E cosa produsse quella indimenticabile storia d'amore lo sanno anche i muri. Un'aria profondamente diversa da quella pesante e tetra respirata negli ultimi mesi attorno al Genoa. Un ritorno alla leggerezza e alla voglia di stupirsi che nonostante tutto il calcio sa ancora regalare.

Poche le parole pronunciate dallo scandinavo alla selva di microfoni che subito gli si è posta davanti: "
Sono molto contento di essere qui a Genova e al Genoa. Non mi aspettavo un'accoglienza del genere, queste persone sono incredibili. Mi avevano raccontato di come fossero così attaccate a questa squadra. Perché il Genoa? Per il club, per le persone, per la città e per la nazione. La mia famiglia voleva venire qui. Derby? Spero di fare del mio meglio e magari anche qualche gol possibilmente anche su su punizione". Frasi di circostanza, come è ovvio che sia, ma sufficienti a far sognare un popolo in delirio pronto a portare in trionfo il suo nuovo Principe. 
 

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