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  • Genoa, tra Preziosi e i tifosi dodici anni di amore e odio

    Genoa, tra Preziosi e i tifosi dodici anni di amore e odio

    • Marco Tripodi
    E' il presidente più longevo nella plurisecolare storia del Genoa, l'unico nel secondo dopoguerra in grado di mantenere la squadra in Serie A per dieci anni di fila, l'unico a conquistare per due volte la qualificazione europea, anche se poi una verrà cancellata a tavolino. Sotto la sua gestione hanno vestito la gloriosa maglia rossoblu campioni di livello assoluto eppure il rapporto tra Enrico Preziosi e la tifoseria del Grifone non è mai stato idiliaco.

    Come ricorda il Secolo XIX di oggi, quella che si sta vivendo in queste settimane è soltanto l'ultima di una lunga serie di contestazioni che da 12 anni a questa parte i sostenitori genoani rivolgono al re dei giocattoli.

    La prima volta risale all'ottobre 2005. Il Genoa, neoretrocesso in Serie C1 a causa del famigerato caso della valigetta, gioca in casa contro la Pro Patria. Il pubblico della Nord accoglie le squadre srotolando un enorme striscione nel quale si accusa apertamente Preziosi di aver trascinato il club al punto più basso di sempre.

    Poi i rossoblu risalgono velocemente nel grande calcio e fino al 2012 è quasi tutto rose e fiori. La nuova rottura si ha il 22 aprile di cinque anni fa. Il Genoa incassa un pesantissimo 4-0 a Marassi contro il Siena e la tifoseria organizzata, dopo aver interrotto la gara, invita senza tanti giri di parole i giocatori a togliersi la maglia. Sculli si rifiuta e Preziosi arriva a chiedere la "galera per questi quattro criminiali", rivolgendosi ovviamente ai capipopolo del tifo.

    La mancata partecipazione all'Europa League della passata stagione, a causa di inadempienze finanziarie del club, scatenata nuovamente i sostenitori più accesi che restano tutto l'anno sul piede di guerra mettendo nel mirino anche Gasperini, reo di aver fatto i nomi di alcuni capi-ultrà.

    L'incontro tra presidente e tifosi dello scorso 7 settembre, in occasione del 123° compleanno del Genoa, sembrava aver ricomposto nuovamente la frattura. Ma era solo un'ennesima tregua nel ormai decennale crisi tra Preziosi e il tifo organizzato.

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