Genoa-Udinese partita spartiacque? Perché no?. Dopo tre gare senza sconfitte e la parte bassissima della classifica lasciata agli altri, il Genoa di Ballardini non vuole e non può fermarsi. Il Tempio di Marassi dovrà dare forza ai propri gladiatori perché contro i friulani ci si gioca già una bella fetta di stagione.

L’incubo serie B appare un pochino più lontano, ma nulla è stato fatto ancora per aprirsi le porte del paradiso calcistico. Ecco quindi che Ballardini lavora come un matto per annullare l’ansia Di Natale consapevole che anche Muriel è un tipino tosto e che a far forse più paura di tutto e il gruppo Udinese che da anni si rivela uno dei migliori della serie A.

Il Genoa è in forte crescita di gioco e non solo. La mossa di affidarsi all’esperienza è stata quella giusta per liberare dal peso della classifica un Grifone per mesi impantanato nella paura di non farcela. Ora però bisogna alzare l’asticella e tornare a far paura. Aiuterà Marassi, aiuterà Marco Borriello che ha nell’Udinese la sua vittima preferita, aiuterà ancora di più la voglia matta di mettersi alle spalle ancora qualche squadre in modo da vivere un’altra settimana lontana dall’inferno della zona retrocessione.

Ballardini studia perché senza Granqvist l’impermeabilità difensiva rischia di vacillare contro quel folletto di Di Natale che ha caratteristiche fisiche molto diverse dai granatieri del Balla. Allora la mossa potrebbe essere quella di schierare il più veloce Ferronetti in modo da contrastare la voglia del gol numero 150 di Totò. Per il resto rimarrà tutto come prima, perché davanti ad un gruppo che da anni stupisce serve una truppa organizzata e che ha imparato a conoscersi in poco tempo. Tutti remano dalla stessa parte, tutti seguono Ballardini, tutti sanno cosa fare in campo: la rivoluzione è tutta qui, ora la prova del nove per abbandonare gli inferi e provare a guadagnarsi il paradiso con leggero anticipo rispetto alle previsioni.