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  • Genoamania:| Addio Mimmo Criscito

    Genoamania:| Addio Mimmo Criscito

    Ieri il presidente Enrico Preziosi è uscito allo scoperto: 'Criscito verrà ceduto'. Inutile dire che la notizia in realtà non c'è, o se c'è è vecchia, perché la partenza del terzino sinistro era nell'aria ormai da tempo. I genoani già lo sapevano, ma forse il post-partita contro il Cesena aveva fatto sperare in un cambio di idea. Mimmo davanti ai microfoni non ha parlato del suo futuro e non ha voluto nemmeno salutare il proprio pubblico: segnali importanti per una possibile permanenza che invece si trasformerà in partenza.

    E' quindi arrivato il momento di dire addio a colui che a soli 25 anni è già una bandiera del Grifone. Dieci anni in rossoblù non si dimenticano facilmente, quei colori ti entrano dentro e anche quando li lasci - successe nel 2004 quando le attenzioni della Juventus si posarono sul giovane Mimmo - finiscono per riemergere. E allora, dopo i due anni in bianconero, quando bisognava fare la scelta giusta per iniziare la carriera da professionista, Criscito non poteva che tornare a casa. Un anno di serie B per farsi conoscere da quel pubblico che dal primo giorno lo ha adottato come baby prodigio e che non si è mai pentito della sua scelta.

    Un ragazzo speciale, Mimmo, che si lega all'ambiente ancora di più quando torna dai maledetti sei mesi a Torino, ancora in maglia bianconera. Una partita storta sembra tagliargli le gambe, e poco importa che a fargli la festa sia stato Francesco Totti: la sua carriera per alcuni è già al capolinea. Preziosi aspetta e a gennaio 2008 piazza il colpaccio. Criscito ritorna a casa, i tifosi e la maglia rossoblù gli fanno dimenticare i momenti difficili. La sua carriera è pronta a ripartire e basterà poco tempo per far capire ai detrattori che l'errore vero è stato bollarlo come un bidone.

    Negli ultimi tre anni Criscito cresce insieme al Genoa: scopre l'Europa, merita la Nazionale, sfiora la Champions League, e intanto a Torino si mangiano le mani per aver perso quello che senza ombra di dubbio è diventato il miglior terzino sinistro italiano del momento. Ora è arrivato il momento che i genoani salutino il proprio beniamino: inutile dire che lo seguiranno con occhio particolare, che a Marassi non riceverà altro che applausi qualsiasi sarà la maglia che indosserà al momento del ritorno. E se qualcosa dovesse andare nuovamente storto la famiglia rossoblù sarà pronta a riabbracciare il proprio campione e a rilanciarlo ancora una volta verso i palcoscenici che merita.

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