Dopo Palacio e Veloso, il Genoa potrebbe privarsi anche di Granqvist, Gilardino e Merkel, obiettivi sensibili dello Zenit pronto a ricoprire di rubli il Grifone. I rossoblù vendono anche coloro che in partenza erano blindati: ieri è stato il giorno di Perin ceduto in prestito al Pescara, domani potrebbe essere il giorno di Merkel in Russia. Quanto sono lontani i tempi in cui Lo Monaco proponeva agli acquirenti del giovane russo una birra in osteria invece di perdere tempo in una trattativa che non sarebbe mai decollata. Mentre per Palacio e Veloso la cessione è stata giusta e scontata, l’affare Merkel porrebbe rivelarsi davvero un boomerang.

Il progetto dei giovani senza la stellina tedesca perderebbe notevolmente qualità e appeal. Senza contare che lascerebbe un bel vuoto nel centrocampo a disposizione di Gigi De Canio. La sensazione, ancora una volta, è che chiunque abbia la borsa piena possa passare al Genoa e prendere un po’ quello che vuole. E’ vero, Preziosi ha grande fiuto per gli affari, e in passato ha compiuto capolavori come la cessione di Bocchetti al Rubin per 11 milioni, ma continuare a vendere destabilizza ambiente e squadra.

Il progetto rossoblù sembra essere sempre più nebuloso. Se davvero dovesse partire anche Merkel la politica annunciata all’avvio del mercato sarebbe rivoluzionata in corsa per l’ennesima vola. E’ vero che il giocatore verrà sicuramente sostituito ma allora viene da chiedersi perché è stato acquistato nell’affare El Shaarawy? Tralasciando il lato tecnico, tutti penso che sappiano quanto può essere importante trattenere un ragazzo del 1992 con la qualità di Merkel,  sotto l’aspetto strategico la cessione potrebbe creare un vortice.

A Merkel, Perin e Immobile era stato assegnato il compito di cucirsi addosso la maglia rossoblù per diventare negli anni i giocatori sui cui fondare i progetti del futuro. Così non sarà perché due dei tre sono in partenza e la bottega rossoblù sembra essere sempre aperta. Il problema è  come fermare l’emorragia. Come si potrà dire a Immobile che sarà parte del futuro rossoblù se le promesse fatte appena due mesi fa ai suoi compagni sono state subito cancellate? Come si potrà avere la sicurezza che le offerte per l’attaccante ex Juve saranno rimandate al mittente? Puntare sui giovani è sempre esercizio nobile ma bisogna farlo con convinzione. I giovani devono sentire attorno a sé la fiducia di tutti oltre alla serenità necessaria per non pensare troppo. In questo momento quelli che arrivano al Genoa non hanno né una né l’altra. La strategia sul mercato nel frattempo è già cambiata, alla faccia di chi continua a ripetere che le rivoluzioni in casa rossoblù non abbiano più lo stesso fascino.