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  • Genoamania:| Colpi di testa...

    Genoamania:| Colpi di testa...

    La vittoria di Lecce permette al Genoa di restare agganciato al treno europeo. I rossoblù nonostante le critiche, il cambio di allenatore e qualche perplessità nel gioco, salgono a quota 21 punti, due sotto i 'cugini' doriani, e pronti a dare la caccia ad un posto in Europa League. Tutto questo grazie ai colpi di testa di Ranocchia e Toni, che hanno ribaltato la rete di Ofere regalando al Genoa la terza vittoria lontano da Marassi nelle prime quindici gare, fatto questo che non succedeva da settant'anni.

    Due colpi di testa e un entusiasmo ritrovato. La squadra di Ballardini con il 4-3-1-2 stenta a dare spettacolo ma si fa riconoscere per il modo di sfruttare le caratteristiche dei giocatori più importanti. Dainelli e Ranocchia hanno blindato la difesa, cosa che gli riusciva parecchio difficile giocando a tre. Miguel Veloso, con due centrocampisti tutta corsa al fianco, spende meno energie riuscendo a dare più qualità alle sue giocate. E infine Toni vicino ai suoi compagni, e non predicatore nel deserto.

    Colpi di testa fondamentali per schiacciare il Lecce, ma da applicare solamente in campo. I buoni risultati hanno riportato entusiasmo anche tra i tifosi, che sembrano però i primi a tenere i piedi per terra in attesa del derby, vero e proprio spartiacque della stagione. Nessun volo pindarico, almeno fino a quando non saranno passate le gare contro Napoli e Sampdoria: saranno i risultati a decidere dove questo Genoa può veramente arrivare.


    Colpi di testa a cui non dovrà cedere neanche il presidente Preziosi: a gennaio torna il mercato, le voci sono tante, il consiglio è sempre quello di non farsi trasportare dalle emozioni ma di lasciare lavorare questo gruppo, inserendo solamente quello di cui c'è veramente bisogno. Ranocchia, Criscito e Miguel Veloso devono restare a Genova nonostante le richieste delle grandi. Mancano un incontrista e un vice Toni (il giovane Destro ha qualità ma ha bisogno di giocare con continuità) e basta. Nessuna rivoluzione ma tanto lavoro di testa, alla fine sul campo paga.


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