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  • Genoamania: con questa mentalità fallirebbero anche Guardiola e Klopp

    Genoamania: con questa mentalità fallirebbero anche Guardiola e Klopp

    • Marco Tripodi
    Meglio un sergente di ferro o un maestro di calcio? È preferibile un tecnico emergente o un allenatore navigato? Bisogna puntare su una vecchia bandiera genoana oppure su un personaggio avulso alla storia del Grifone?

    Gli interrogativi che in questi giorni si stanno ponendo i tifosi del Genoa su quale sia il profilo più adatto per sedersi sulla panchina ligure sono infiniti e spesso inconciliabili fra loro. Su un punto però il popolo rossoblù appare concorde e compatto: il tempo a disposizione di Cesare Prandelli è scaduto. L'apporto dato dall'ex commissario tecnico nel suo semestre a Pegli è stato decisamente al di sotto delle aspettative comuni. E non soltanto per il fatto di aver acciuffato per i capelli una salvezza che a metà stagione sembrava una formalità. All'allenatore bresciano viene imputato soprattutto il fatto di non aver saputo dare la propria impronta alla squadra. Il Genoa visto in campo negli ultimi sei mesi è stato brutto dal punto di vista estetico, poco efficace a livello realizzativo, fragile psicologicamente ma soprattutto privo di un'identità ben precisa. Aspetti che hanno avuto come inevitabile conseguenza la caduta nelle zone bassissime della classifica. Pur non tralasciando il fatto che guidare una squadra dall'inizio della preparazione estiva non è uguale al prenderla in corsa, nessuno in casa Genoa sembra comunque più disposto ad affidare le redini del Grifone alle mani di Prandelli.

    A questo punto non resta che resettare tutto e ricominciare da capo con un nuovo tecnico. Il problema però sta proprio qui. Chi può essere l'allenatore che fa al caso di questo Genoa così malridotto? Le alternative come detto sono quasi infinite e le colonne dei giornali che ogni giorno allungano la lista dei papabili non fanno che aumentare l'incertezza. La verità in realtà è che senza una programmazione societaria che abbia un minimo di lungimiranza sportiva (non si parla di anni ma di almeno 9 mesi) anche chiamando Pep Guardiola o Jurgen Klopp i risultati potranno non essere molto migliori di quelli visti nell'ultimo triennio.

    Prima di scegliere un tecnico quindi sarebbe bene stabilire quale sia il reale obiettivo del club: se ancora una volta prevarrá l'aspetto meramente finanziario oppure si proverà ad inseguire un minimo traguardo agonistico. Che poi sarebbe la finalità di ogni sodalizio sportivo.

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