Genoamania: derby sciagurato, serve chiarezza
Un pericolo da affrontare se senza se e senza ma. Troppi anche ieri gli alibi montati nel post partita. Se Pavoletti avesse segnato nei primi minuti tutto sarebbe cambiato, se il disastroso Lazovic avesse segnato il 2-3 il pareggio sarebbe stato raggiunto e molti altri se a cui la storia non darà mai risposta. Il calcio è questo, il derby è questo: si possono trovare alibi ovunque ma se lo perdi alla fine è meglio cercare di passare oltre piuttosto che rimuginare.
Passare oltre per questo Genoa significa prima di tutto rendersi conto che la salvezza non è scontata. Le altre vanno piano ma cinque sconfitte di fila in campionato sono un cammino troppo povero per pensare di riuscire a centrare l’obiettivo senza rischiare. Il derby perso deve essere la svolta verso la chiarezza di tutto l’ambiente. Gasperini deve restare? Bene, allora bisogna dargli i giocatori per esprimersi. Servono in ordine di importanza: un centrale difensivo, un esterno destro di centrocampo, un vice Pavoletti e il sostituto di Perotti che sembra sempre più lontano da Genova. Il mercato di riparazione deve essere tale: Suso e Rigoni hanno fatto vedere di poter dare una mano ma va fatto dell’altro.
Serve chiarezza anche ai piani più alti. Il presidente Preziosi oltre a intervenire sul mercato deve decidere cosa fare della società. L’offerta di Calabrò è scaduta ma il compratore di parte delle azioni rossoblù, ha lasciato una porta aperta per continuare. La palla ripassa al patron, a questo punto la speranza è che un accordo venga trovato il prima possibile. Un derby perso può far piombare l’ambiente nella depressione, la medicina per evitare la grave malattia è la chiarezza. Il tempo però stringe, la serie B è ad un passo.