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  • Genoamania: è tornato Pavoloso, si può riprendere a sognare

    Genoamania: è tornato Pavoloso, si può riprendere a sognare

    • Marco Tripodi

    Ha ragione Ivan Juric.

    Quello di ieri sera non è stato il miglior Genoa della stagione. Molto meglio il Grifone visto contro la Sampdoria. Sembrerebbe un'eresia, visti gli esiti delle due gare. Eppure è proprio così.
     

    Contro il Milan i rossoblù hanno giocato una partita accorta ed intelligente ma non certo spettacolare. Burdisso e compagni sono stati bravi soprattutto nell'annullare un avversario con palesi limiti in fase di costruzione del gioco. Limiti accentuati quando dopo soli 10' i rossoneri si sono ritrovati ad dover inseguire un Genoa ancora arrabbiato da quanto accaduto solo tre giorni prima.

    La prestazione di ieri è infatti figlia di quella di sabato. Contro il diavolo il grifone è sceso in campo mostrando gli occhi della tigre, con la ferma intenzione di riprendersi quanto era stato lasciato per strada con la Samp. E ci è riuscito con pieno merito.

     

    Si potrebbe obiettare che il Milan ha giocato per un tempo con un uomo in meno, se non fosse che guardando la stagione del Genoa il paragone con quanto visto fin qui non reggerebbe. Il dato da evidenziare è caso mai che raramente le gare che vedono impegnati i rossoblù terminino con tutti e ventidue i giocatori ancora al loro posto. E' evidente che l'agonismo esasperato richiesto da Juric ai propri ragazzi finisce per ripercuotersi anche sugli avversari che si lasciano andare a gesti evitabili, come l'inspiegabile entrata a tenaglia di Paletta ieri sera, o a nervosismi inaspettati, vedi le proteste del solitamente calmissimo Gastaldello nella gara di Bologna.

     

    Il Genoa di Juric è soprattutto questo: aggressività e corsa. E quando uno dei due elementi viene a mancare l'impianto di gioco inesorabilmente ne risente. Così come l'attacco ha risentito in questo mese dell'assenza del suo cannoniere principe.

    Giovanni Simeone è un giovane interessante, destinato probabilmente ad una luminosa carriera. Ma Leonardo Pavoletti, in questo momento, è un'altra cosa. Lo si era capito già nel derby, se ne è avuta conferma anche ieri sera.

     

    Pavoloso è tornato e con lui sono tornati anche i gol. Non può essere un caso il fatto che ad inizio stagione, con lui in campo, il Genoa abbia segnato sei reti in tre partite e mezzo. Nelle altrettante gare successive, nelle quali il bomber era fermo in infermeria, le segnature rossoblu sono state invece appena due, peraltro entrambe del Cholito.

    Tralasciando la parentesi del derby, dove non pur portando entusiasmo ed idee in avanti, Pavoletti non è riuscito ad incidere, ieri sera con lui in campo il Genoa ha ritrovato la via del gol con la stessa abbondanza già vista a fine agosto.

     

    Ora, cari tifosi, occorre però rassegnarsi. Le prestazioni del numero 19 rossoblù riaccenderanno sicuramente le voci di mercato attorno a lui. Ma d'altronde così va il calcio. E poi se Preziosi non perde occasione per garantire che Pavoletti resterà a Genova non vedo perchè non gli si debba credere...


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