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Genoamania: entusiasmo Gasp, la salvezza è più vicina

Genoamania: entusiasmo Gasp, la salvezza è più vicina

Il Gasperini bis parte da Palermo, ancora la Sicilia ad incrociare il destino dell’allenatore rossoblù dopo l’esonero di Palermo datato 2010, il giorno in cui tutto finì. Preziosi quella sera definì i suoi giocatori degli agnellini in balia degli avversari, nelle stesse ore il rapporto, già incrinato, tra le due teste pensanti del Genoa si interruppe bruscamente e il “progetto” lasciò il posto ad una serie di rivoluzioni buone giusto per salvarsi dal baratro della serie B.

Quell’incubo è oggi più lontano. La classifica al momento non fa sorridere ma è ben lontana dallo spaventare. La cacciata di Liverani ha riportato al suo posto l’allenatore più amata dalla piazza negli ultimi dieci anni, capace di far innamorare tutti con risultati di altissimo livello e un gioco spumeggiante e divertente rimpianto per tre anni. Ora tutto riparte, il divorzio è finito ma prima di ricominciare a sognare è meglio pensare alla salvezza.

La rosa del Genoa è attrezzata per non finire invischiata nella lotta per non retrocedere, lo abbiamo già detto più volte, e ora che la più grande incognita è stata sollevata dall’incarico, la strada tende ad avere molte meno curve. La seconda missione di Gasperini sarà quella di far tornare il sorriso a tutti i tifosi, esprimendo il gioco che tutti ricordano con il suo 3-4-3 nel segno della velocità e dell’ imprevedibilità. I paragoni con il passato non si possono mai fare ma è un bel gioco per capire se davvero questo Genoa può essere di nuovo il Genoa di Gasperini. Il tecnico di Grugliasco ha sempre puntato su una spina dorsale capace di trascinare i compagni: una volta erano Ferrari, Thiago Motta e Milito, oggi sono Manfredini, Lodi e Gilardino, nomi e uomini diversi per obiettivi diversi. Il corollario è di quelli che piace all’allenatore: tante ali, qualche mastino in mezzo al campo e laterali propensi a correre avanti e indietro a perdifiato. Unico problema: 31 giocatori sono troppi. A quello però ci si penserà a gennaio quando la rosa sarà scremata dalla riapertura del mercato.

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