Calciomercato.com

  • Genoamania: il peggiore anno della nostra vita

    Genoamania: il peggiore anno della nostra vita

    • Marco Tripodi
    Se nella vita esistesse la possibilità di cancellare da un gruppo di anni il peggiore di essi per i tifosi Genoa il 2019 sarebbe probabilmente il candidato numero uno a sparire dall'elenco.

    I numeri del resto parlano chiaro e, come loro natura, difficilmente mentono. Nell'anno che va a concludersi il Grifone è stato in assoluto la peggior squadra di Serie A in quanto a punti e gol realizzati. Tre allenatori diversi, alternatisi sulla panchina più calda d'Italia, non hanno saputo dare nè un'identità nè la scossa giusta ad una squadra arrivata ad un sospiro dalla retrocessione in B ma non per questo rinsavita dopo lo scampato pericolo. Anzi, proprio la salvezza acciuffata per i capelli nello scialbo spareggio senza reti di Firenze dello scorso maggio rappresenta probabilmente l'unica nota lieta di questo sciagurato 2019. Una spilletta piccola piccola da appuntare al petto di un grifone che anno dopo anno sembra ridimensionarsi sempre più.

    Lo scoccare della prossima mezzanotte, tuttavia, non chiuderà soltanto un anno ma rappresenterà il capolinea di un intero decennio. E allargando lo sguardo a tutti gli anni '10 il bilancio rossoblù non può che essere super positivo. Mai dal dopoguerra ad oggi il Genoa era restato nel massimo campionato così a lungo. Una militanza costante, condivisa con solo altri sette club in Italia. 10 anni vissuti al massimo che riempiono d'orgoglio il popolo rossoblù ma che al contempo ne aumentano i rimpianti perciò che sarebbe potuto essere e non è stato.

    Restare in Serie A per un intero decennio è indubbiamente un grande pregio e va reso tutto l'onore a chi lo ha permesso. Ma non riuscire a crescere ulteriormente è un peccato di modestia che ora rischia di ritorcersi contro proprio all'inizio di una nuova decade.

    Per chi non ha la sfera di cristallo è ovviamente impossibile capire che ne sarà del Genoa nel decennio che verrà. Una cosa tuttavia si può affermare senza timore di sbagliarsi: ovunque andrà il Grifone il suo popolo sarà con lui. Perché l'orgoglio e lo spirito d'appartenenza di chi ha il sangue rossoblù è una fede destinata a durare ancora molto a lungo. A prescindere da tutto.

    Altre Notizie