Genoamania:| Il piano 'ammazzagrandi'
E' arrivato il giorno di Genoa-Milan. Sfida speciale da sempre, e oggi più che mai partita particolare. In campo ci saranno tanti ex, e sugli spalti si annuncia una cornice di pubblico verrebbe da dire d'altri tempi, visto il trend della media spettatori italiano. Malesani, incassata la fiducia di Preziosi, studia il modo per fermare la squadra 'più forte in Italia e una delle migliori d'Europa e del mondo', definita così dallo stesso tecnico veronese. Dopo Juve e Roma, il Genoa cerca così altri punti pesanti da aggiungere alla sua classifica, che già si presenta buona e che da stasera potrebbe addirittura essere eccellente.
La trappola anti-diavolo è pronta, e ricalcherà quella che ha messo nel sacco la Roma di Luis Enrique: squadra compatta, improntata a difendersi con ordine e aggressività, e obbligo di ripartenze quando il Milan lascerà lo spazio giusto. La strategia c'è, ma a complicare ulteriormente la vita ci sarà l'assenza di Palacio. Il dubbio sul sostituto verrà sciolto solamente a poche ore dalla gara. Jankovic è favorito, Caracciolo scalpita, mentre Jorquera nelle idee di Malesani è troppo poco attaccante per sostituire el Trenza. Difesa e contropiede, in pieno stile italiano, per affrontare un Milan in forte crescita, capace di segnare a raffica e pronto ad azzannare la Juve al comando della classifica.
Il momento rossoblù invece non è dei migliori: le polemiche su Malesani si sono placate grazie alle parole di Preziosi, ma qualcosa nella sua gestione non piace. Ci si attendeva un Genoa maggiormente spettacolare e capace di dominare con il proprio gioco, invece in campo va una squadra molto brava ad adattarsi all'avversario ma spesso incapace di imporsi. C'è ancora da lavorare molto: Malesani avrà il tempo di farlo, ma la sensazione è che ci voglia una scossa, e l'occasione si presenta oggi al 'Ferraris'. I tre punti, ancora per oggi da conquistare ad ogni costo senza nessun ordine di bel gioco o spettacolarità, darebbero maggiori credibilità al progetto Genoa.
