Poche ore e poi sarà Torino-Genoa. Il punticino non basta, questo il dictat che arriva dalla truppa rossoblù. Ballardini lo ha detto ieri, Borriello e Floro Flores avevano già anticipato la grande voglia dopo il poker al Pescara. Due successi in fila hanno rilanciato il Grifone che ci ha preso gusto e non vuole fermarsi, soprattutto perché vincere oggi significherebbe staccarsi dal Palermo e non dover più portarsi le radioline in panchina in attesa dei i risultati dagli altri campi.

Bel vantaggio quello di essere padroni del proprio destino, un vantaggio da non sperperare anche se a Torino sarà molto dura e allora la radiolina verrà rispolverata per capire se da Palermo arrivano buone notizie. Un orecchio al Barbera ma tutto il resto: corpo, anima e cuore dovranno essere nel capoluogo piemontese, perché essere padroni del proprio destino significa non sbagliare. Mancano tre giornate, in ballo ci sono nove punti per la permanenza in serie A.

Il grosso è ancora tutto da fare ma senza dubbio, rispetto ad un mese fa, il Genoa sta molto meglio delle altre squadre in corsa e oggi ha la grande occasione di trascinare nel baratro il Torino di Ventura. Una nuova concorrente per mettersi al riparo da eventuali cadute.

Vincere, quindi, ma senza dimenticare che muovere la classifica in questo momento è quasi ugualmente importante. Ballardini lo sa, teme le quattro punte granata e si copre. Cinque difensori con il solo Antonelli con la licenza di spingere. C’è chi dice che la miglior difesa sia l’attacco, Ballardini non la pensa così, perché difendersi contro un  Torino desideroso di punti potrebbe essere la chiave giusto per scoprire la porta di Gillet e poi colpire con super Marco Borriello. Lui, salvatore della patria per eccellenza, avrà sulle spalle il peso dell’attacco in un Genoa che punterà tutto sulla difesa.