Si aprirà domenica con l'esordio stagionale contro il Parma la terza avventura rossoblu di Abdoulay Konko. Il presidente Preziosi lo ha acquistato dal Siviglia per sei milioni e potrebbe essere l'ultimo colpo di questo mercato di 'riparazione', anche se le con Preziosi non si può mai stare tranquilli. Il giocatore torna a Genova dove ha lasciato davvero un bel ricordo, artefice insieme a Borriello di un primo anno in serie A che aveva lanciato il vecchio balordo fin da subito lontano dalla zona retrocessione. Quello fu il primo Genoa di Gasperini nella massima serie: una squadra che giocava il calcio migliore d'Italia, veloce e portato sempre ad attaccare. In quel modulo Konko era stabilmente utilizzato sulla destra dietro ad una punta esterna e davanti alla difesa a tre. Fu grazie alle prestazioni in quella parte di campo che il Siviglia offrì a Preziosi 8 milioni per aggiudicarselo.

Ora però il Genoa è radicalmente cambiato. Il bel gioco e la mentalità offensiva si sono dissolti, Ballardini ha sempre optato per una formazione quadrata scegliendo il 4-4-2 come schieramento tattico. Rimane allora da capire quali saranno i compiti di Konko, nato terzino destro, spostato leggermente più avanti da Gasperini e grazie alla sua duttilità capace anche di riciclarsi come centrocampista centrale. Ed è proprio per fare lo scudiero di Milanetto che in teoria il francese è stato portato a Genova. In quel ruolo però è arrivato anche Kucka, investimento da 4 milioni, che per ora si sta comportando bene.

A questo punto al soluzione potrebbe essere quella di spostarlo sulla fascia destra: lì però di solito agisce capitan Rossi, inamovibile se non altro per il carisma e la grande corsa che mette a disposizione della squadra. Rimane la terza opzione: terzino destro. Rafinha non è quasi mai stato all'altezza della aspettative e Mesto è molto discontinuo, quindi lo spazio ci sarebbe. Forse tornare alle origini potrebbe essere la soluzione per migliorare il Grifo anche sul campo e non solo sul mercato.