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  • Genoamania: l’insolita noia del Ferraris

    Genoamania: l’insolita noia del Ferraris

    Novanta minuti di sbadigli, nessun vincitore e un punto che in fin dei conti fa anche bene al Genoa. Lo 0-0 contro la Lazio è povero di emozioni e forse è proprio questo che lascia l’amaro in bocca quando le squadre abbandonano il campo. Il Grifone allontana di un punto la zona retrocessione ma non diverte e non si diverte.

    In un campionato che non riserverà spiacevoli sorprese si chiede qualcosa in più in termini di spettacolo alla squadra. Gasperini avrebbe voluto provarci con Suso e Cerci insieme a Pavoletti in campo ma lo spagnolo viene spostato in mezzo per ringhiare su Cataldi, ruolo non suo in cui si perde quando è il momento di far male agli avversari, e l’ex Toro non riesce mai a calarsi nella parte. Ne esce un Genoa che gioca a scacchi con la Lazio, solido in difesa ma senza nessuna idea davanti. Lo 0-0 che si materializza a quel punto è giusto e quasi scontato.

    Se Cerci delude e Suso non brilla, altre sono le note positive. Dzemaili in mezzo al campo fa la differenza, molto meglio lui del ceduto senza rimpianti Costa, Pavoletti è attaccante di assoluto valore e Ansaldi è il miglior esterno destro del Grifone dai tempi di Marco Rossi. Le brutte notizie arrivano proprio da quest’ultimo. Esce per un problema muscolare e se dovesse mancare a lungo per Gasperini potrebbero essere guai.

    Per una volta il pubblico rossoblù esce da Marassi annoiato. Un punto non può rasserenare del tutto la serata. A questo Genoa e a Gasperini si chiede più coraggio per provare a divertirsi in una stagione che rischia di finire molto presto e senza nessun sussulto.
     

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