Il Genoa è pronto per uscire dalla crisi sfruttando il fattore Marassi, o meglio tornando grande grazie al calore del proprio stadio, dopo la prova non proprio eccellente - per usare un eufemismo - contro il Chievo Verona. I tifosi hanno chiesto spiegazioni ai propri beniamini, i quali da parte loro si sono subito affrettati a giurare maggiore impegno e risultati immediati. La Nord ha dunque preso la decisione di stare al fianco dei giocatori, incitandoli e sostenendoli per tutti i novanta minuti. Insomma, sembra scoppiata la pace, e per ratificare l'accordo serve una vittoria contro gli emiliani. Sfida speciale sia per Marino che per Donadoni, entrambi ex di turno. Sfida delicata, perché tutte e due le squadre vengono da due scivoloni e hanno una gran fame di riscatto.

Il Grifone è pronto a riaprire le ali, e la preda emiliana sembra essere quella perfetta per riprendere a volare. I gialloblù in trasferta hanno ottenuto solamente due vittorie, segnando la miseria di otto gol lontano dal 'Tardini'. Ed è questo il dato che dovrebbe ingolosire questo Genoa dalla difesa fragile e spesso impotente davanti all'avversario. Marino studia le mosse e piazzerà di fronte al di certo non atomico attacco di Marino tre centrali di ruolo, evitando l'esperimento Rossi al fianco di Granqvist e Kaladze, fallito sia a Catania che contro il Chievo.

Uscire dalla crisi si può, anche senza Gilardino. L'assenza dell’ex bomber si protrarrà ancora per una settimana, inutile rischiare. La squadra dovrà cercare di sopperire alla mancanza di peso in attacco tornando ad essere quella veloce e spettacolare ammirata contro Lazio, Udinese e Napoli. Marino tenterà di pescare l'ennesima carta jolly dal mazzo, non certo troppo folto, della sua rosa offensiva. Vicino a Palacio sarà schierato Jankovic, che proprio grazie a Gilardino è rinato anche come goleador (quattro reti in totale da quando è arrivato a Pegli il Gila).

Difesa più solida, Jankovic prima punta e un avversario incapace di far male in trasferta. La ricetta per uscire dalla crisi è pronta, ma andrà cucinata per bene in quello che sarà - per l'ennesima volta - il forno di Marassi. La quota 40 punti è un obiettivo riduttivo ma l'unico raggiungibile: agguantarlo il prima possibile permetterebbe alla squadra di regalare almeno maggiore spettacolo a quel pubblico che ancora una volta ha deciso di sostenere i propri colori nonostante l'ennesima stagione di transizione.