Dai sogni europei all'incubo zona retrocessione. Il Grifone ormai da un mese è in caduta libera, e dopo aver abbandonato un obiettivo importante cerca di non infilarsi in vicoli bui da cui, se non si è abituati, è difficile uscire. Così si parte per Lecce con la giusta convinzione che sarà una partita fondamentale per allontanare la zona che scotta. L'obiettivo stagionale, proprio come un anno fa, è raggiungere quota 40 punti il più in fretta possibile: davvero poco per un Genoa in cui tutti credevano, soprattutto dopo un mercato di gennaio spumeggiante.

L'infortunio di Gilardino è alla base di un periodo davvero buio in cui il Genoa ha saputo perdere tre gare di fila e in cui i tifosi hanno giustamente sottolineato la propria preoccupazione con fitti colloqui con quei giocatori che il Genoa lo hanno tatuato addosso. Contro il Parma è arrivato un pareggio rocambolesco, caotico e che in fin dei conti è servito solamente a salvare la faccia, mentre la classifica rimane arida di punti e soddisfazioni.

Era l'occasione giusta per allontanare i fantasmi, è stato un fallimento, e ora è lontano da Marassi che il Grifone dovrà risollevarsi. Compito arduo, perché il Lecce è al momento la squadra più in forma del campionato, ha ritrovato morale e adesso guarda alla salvezza non più come fosse una chimera ma come una realtà da conquistare partita dopo partita.

Se il Lecce non ha più paura, il Genoa dovrà cercare di fare lo stesso. Sette punti dalla zona retrocessione sono tanti, ma se dovesse arrivare la sconfitta la sirena d'allarme scatterebbe obbligatoria. Non fare suonare quella sirena è compito di Marino, che dovrà avere il coraggio di andare in trasferta per vincere, cercando un equilibrio di squadra e provando a non pensare più all'assenza di Gilardino. Il bomber tornerà con la Juve e proverà a vestire i panni del salvatore della patria. Prima però i suo compagni dovranno riuscire a tenera a distanza di sicurezza il Lecce.