Un punto contro il Torino: di certo non il massimo, ma di questi tempi c'è di che sorridere. Prima di tutto perché il Genoa non ha perso, notizia vera in questo periodo, e poi c'è Gigi Del Neri che vara la rivoluzione, e se non riesce ancora a trovare la formula del gioco almeno scova quella del ritorno alla combattività. Intendiamoci, dal tecnico ci si aspetta qualcosa di più, ma per quello forse servirà il mercato di gennaio.

Nella domenica pomeriggio rossoblù brilla la stella di Juan Manuel Vargas. A Marassi era da tempo che non si vedeva un sinistro così addomesticato. E non solo quello, perché fino a quando il fisico ha retto Vargas ha corso e lottato come un ragazzino, cercando di essere trascinatore non solo tecnico di una squadra a cui prima di tutto manca personalità.

Nota di merito anche per Andreas Granqvist. Un gol, tanta sostanza e la sensazione che senza di lui la difesa sia completamente persa. Lo svedese è colonna portante di un reparto che si va perdendo partita dopo partita: il suo futuro è in mano a Preziosi, a cui va il più accorato consiglio di non cedere alle lusinghe dei tanti club che lo vogliono.

Se il Genoa non ha vinto l'ennesimo scontro diretto della stagione, oltre alle note positive continuano ad esserci pesanti perplessità su alcuni uomini. Ciro Immobile spostato sull'esterno non ha convinto e il suo cambio di maglia più che probabile a gennaio sembra aver messo ancora più in difficoltà il giovane bomber.

Accanto a lui c'è un Borriello che risolti i problemi fisici non riesce a ritrovarsi. Lotta, è vero, ma lo fa con il muso lungo di chi non capisce cosa gli sta succedendo attorno. I compagni non lo servono e lui si arrabbia, cosa buona e giusta, ma rispetto a inizio anno sembra aver perso lucidità e smalto sia nella battaglia contro i difensori avversari che in zona gol.