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  • Genoamania: Pellegri e quella promessa di Preziosi

    Genoamania: Pellegri e quella promessa di Preziosi

    • Marco Tripodi

    In attesa di capire se e, soprattutto a chi, Enrico Preziosi ha deciso di cedere il timone del Genoa, per il momento non ci resta che analizzare quella che potrebbe essere stata l'ultima operazione di mercato di un presidente che delle compravvendite di giocatori ha fatto, nel bene e nel male, il marchio di fabbirca del proprio mandato.

    CIAO PIETRO - L'operazione in oggetto è ovviamente quella che entro due anni porterà all'Inter i bambini d'oro Pietro Pellegri ed Eddie Salcedo Mora.

    Una sorta di testamento tecnico da parte dell'imminente ex patron, che garantisce un sacco di quattrini per le sofferenti casse rossoblu ma al tempo stesso lascia un po' di amaro in bocca ai tifosi, specialmente per quel che riguarda la partenza di Pellegri. Anche se in pochi ci credevano, tutti sotto sotto sognavano che il fenomeno di Pegli potesse davvero diventare una bandiera del Grifone, incoraggiati in questo dalle parole e dalla passione del ragazzo e della sua famiglia.

    CARPE DIEM - Raramente in passato mi sono trovato d'accordo con le scelte in uscita operate da Preziosi. Questa volta però, al contrario di ciò che pensano molti tifosi genoani, devo ammettere che la decisione di cedere il giovane Pietro non mi trova del tutto contrario.

    Vero è che la suggestione di poter un giorno avere nella propria squadra un ragazzo cresciuto a pane e Genoa e tifosissimo rossoblu viene di fatto spazzata via dall'interesse del dio denaro, ma è anche vero che stiamo parlando di cifre assolutamente impensabili (per non dire assurde) per un ragazzo di 16 anni che ha ancora tutto da dimostrare.

    Essere un fenomeno da adolescente non è garanzia di essere un fuoriclasse anche a 25. Troppe cose cambiano nella vita di un ragazzo in quei dieci anni per far sì che qualcuno pensi seriamente a preferire la gallina domani all'uovo oggi. Pur augurando a Pellegri tutto il bene possibile, i 60 milioni complessivamente investiti (o investibili) dall'Inter su di lui, sono una cifra a cui era impossibile e francamente anche sbagliato dire di no. Tra la certezza di ricevere tanti soldi subito e l'eventualità di prenderne tantissimi domani, correndo però il rischio di rimanere a mani vuote, Preziosi ha optato per la soluzione più pragmatica, facendo anche il bene del Grifone.

    PROMESSA MANTENUTA - E' poi curioso notare come questa cifra corrisponda o quasi all'ammontare dei debiti insistenti sul bilancio della società rossoblu recente approvato. Quando Preziosi affermava che avrebbe ceduto il Genoa senza un euro di passivo, forse aveva in mente proprio questo. Un ulteriore segnale che l'era del re dei giocattoli alla guida del club più antico d'Italia è probabilmente davvero giunta all'epilogo.

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