La delusione del presidente va di pari passo con quella dei tifosi. Il Genoa vive la sua ennesima stagione di transizione, con poche emozioni e ancora pochissime ambizioni di classifica. E' il terzo anno di fila che già di questi tempi i grandi obiettivi sono troppo lontani e non rimane che aspettare tempi migliori. Il tutto però con una leggera flessione verso il basso che porterà con ogni probabilità al record negativo di punti nella massima serie da quando il Grifone ha ricominciato a calcare i campi più importanti del Bel Paese. Nessun rischio serie B quest'anno, e in definitiva nessun rischio fino a quando Preziosi rimarrà in sella; ma è lecito aspettarsi molto di più. E per il futuro saranno due le mosse da non sbagliare per ripartire verso l'alta classifica: la scelta del direttore sportivo e quella dell'allenatore.

Sulla prima sedia non sarà più seduto Capozucca, al suo posto arriverà con ogni probabilità Sean Sogliano, dirigente giovane e capace che dopo l'esperienza con Zamparini è pronto alla nuova avventura in rossoblù. Poi sarà il turno dell'allenatore, e dopo tre flop consecutivi è arrivato il momento di trovare l'uomo giusto. Il post-Gasperini è stato infatti traumatico. Ballardini ha fatto quello che tutti gli chiedevano: salvare il Genoa. Dopo il sergente di ferro, mai entrato nel cuore dei tifosi, è toccato a Malesani, che non è durato molto a causa di un gioco poco spettacolare e di qualche figuraccia su internet. Pasquale Marino è l'ultimo della serie, ma non rimarrà più dei suoi predecessori. Sostituto cercasi, allora, con caratteristiche ben precise: gioco offensivo, buon approccio con i giovani e magari 'nome' giusto per infiammare la tifoseria.

Per ora le prime candidature sono state quelle di Mangia e Sannino, entrambi legati a Sean Sogliano da un lungo rapporto intrapreso ai tempi di Varese. Due nomi non entusiasmanti, che però hanno le prime due doti sopra descritte dalla loro parte. Scelti i due cardini, toccherà ai giocatori: ancora una volta si sente il forte odore della rivoluzione. In tanti andranno e in molti arriveranno: i cinque acquisti già effettuati sono il primo indizio. Si punterà su tanti giovani, ma soprattutto in attacco c'è il rischio di un nuovo 'caso El Shaarawy': Destro e Immobile resteranno a Genova a fare le riserve di lusso di Gilardino e Palacio? Presente deludente e un futuro nebuloso ma ambizioso: il Genoa riparte dallo stesso punto di un anno fa. Nei prossimi mesi si vedrà se Preziosi avrà imparato dagli errori del passato.