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  • Genoamania:| Povero Frey!
Genoamania:| Povero Frey!

Genoamania:| Povero Frey!

Niente da fare. Anche questa volta il Genoa non riesce a scrollarsi di dosso il mal di trasferta, e finisce per essere travolto dall'ottimo Catania di Montella. Con i quattro gol etnei fanno 18 gol subiti nelle ultime quattro rappresentazioni rossoblù lontano da Marassi. Va bene, come ha detto Kaladze, sentire il bisogno di 'mamma' Marassi, ma così davvero si esagera. Il Genoa non riesce a crescere senza le coccole del suo stadio. Al 'Ferraris' i grifoni si sbarazzano di prede dall'alto blasone quali Udinese, Napoli e Lazio, mentre appena ci si sposta di qualche chilometro da Genova gli stessi ragazzi di Marino si trasformano in agnellini pronti ad essere sbranati dal primo lupo che passa.

Così proprio non va, e a farne le spese è il povero Sebastien Frey. Il portiere rossoblù è per prestazioni il miglior portiere del campionato, almeno una parata difficile a partita la compie, e se questo a Marassi basta e avanza per portare a casa i tre punti, lontano dalle mura amiche anche lui deve arrendersi ai suoi compagni. E allora via a parare anche le mosche, come successo nel primo tempo di Catania, per poi ritrovarsi a raccogliere nel proprio sacco una miriade di palloni. Andando avanti così il rischio mal di schiena per i continui piegamenti verso la sua porta aumenta e non poco.

Certo non deve essere facile esser Sebastien Frey in questo momento. Quasi sempre esce dal rettangolo verde con la palma del migliore in campo, poi si guarda la classifica ed ecco un dato allarmante per la squadra e deprimente per il singolo: 42 gol subiti in 22 partite. Un numero uno forte ed orgoglioso come il francese sicuramente non sarà affatto soddisfatto, ma davvero se c'è un colpevole, e sicuramente ce n'è più di uno per questa situazione, quello non può essere il miglior portiere del campionato.

Domani altra trasferta in programma. Si va a Bergamo contro l'Atalanta, squadra che dopo una partenza sprint sembra essersi un pochino fermata. Possibile preda da artigliare per il Grifone, sempre che scenda in campo l'alato simbolo rossoblù e non la fragile trasformazione di Napoli, Cagliari, Palermo e Catania. La speranza è sempre l'ultima a morire, e se il gruppo proprio non riesce a trovare stimoli lontano da Marassi, pensi almeno al suo numero uno, incolpevole raccoglitore di palloni in fondo al proprio sacco.

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