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  • Genoamania:| Processo a Preziosi
Genoamania:| Processo a Preziosi

Genoamania:| Processo a Preziosi

L'accusa di 'retrocessione dolosa' è caduta, per fortuna, grazie alla vittoria sul Palermo. Il processo però è d'obbligo in questa stagione completamente fallimentare che ha un solo aspetto positivo: essere finita senza danni irreparabili. Alla sbarra va il presidente Preziosi: da grandi poteri derivano grandi responsabilità, e quando si sbaglia ad avere maggiori colpe è chi decide. Il patron rossoblù ha continuato la sua politica delle scommesse, ma questa volta ha perso.

Sul mercato ha scelto oggetti misteriosi del calibro di Birsa, Zè Eduardo, Pratto, Jorquera e Seymour, al posto di Criscito, El Shaarawy, Destro e Floro Flores. L'unico merito è stato quello di trattenere Palacio, vero e proprio salvatore della patria con i suoi 19 gol. Merita una menzione a parte l'acquisto di Frey: il numero uno è stato fino a tre quarti del campionato uno dei migliori, ma nel finale anche lui è stato travolto dal vortice. Quel contratto di cinque anni firmato in estate potrebbe pesare troppo per il futuro.

Meglio il Joker ha fatto a gennaio, ma il colpevole ritardo non ha impedito di chiudere tra mille ansie. Scellerata anche la gestione dei tecnici: il tira e molla con Malesani in estate con l'ombra di Delio Rossi non è stato il modo migliore di iniziare. Un allenatore deve sentire la fiducia per esprimersi al meglio, tenerlo oltre un mese sulla corda non è servito di certo a regalargli serenità. Il Genoa del tecnico di Verona era brutto, noioso, difensivo, ma portava punti, a volte anche immeritatamente.

Il 6-1 di Napoli ha decretato il cambio con Pasquale Marino, più spettacolare solo sulla carta, perché dopo l'infortunio di Gilardino l'ex Catania è andato in tilt e non ha mai trovato il bandolo della matassa. Giusto esonerarlo, forse sarebbe stato ancora meglio non prenderlo. Il Malesani bis è stato breve e fallimentare, ma davvero si poteva chiedere qualcosa di più? A salvare la barca ci ha pensato De Canio, arrivato a Genova solo per amicizia verso il presidente.

Alla fine tutto bene quel che finisce bene, ma questa esperienza dovrà far riflettere Preziosi: la rivoluzione tanto promessa dovrà portare un tecnico capace ed esperto per non dover vedere altri cambi in corsa. Preziosi è quindi colpevole. Lui lo sa, e spesso ha voluto sottolineare i suoi errori. La stagione funesta è finita, così come il tempo dei processi. Per rifarsi c'è tempo. Il joker non lascerà il calcio e neanche il Genoa: tra una settimana l'entusiasmo tornerà, e se è vero che dagli errori si impara, il prossimo Grifone sarà ben altra cosa.

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