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  • Genoamania: quando il destino è dietro una porta girevole

    Genoamania: quando il destino è dietro una porta girevole

    • Marco Tripodi

    Meglio nascere fortunati che ricchi mi diceva sempre mio nonno.

    Un vecchio adagio che evidentemente si adatta alla perfezione al destino di Andrea Mandorlini. Il neotecnico del Genoa deve infatti ringraziare soprattutto la Dea Bendata se il suo esordio sulla panchina rossoblu non è stato battezzato da una sconfitta.

    E quanto l'ex tecnico del Verona sia stato aiutato dalla sorte lo testimonia la scenetta avvenuta al 92 minuto. In pieno recupero, con il Grifone sotto 1-0 ed il Bologna in inferiorità numerica, Mandorlini invita Pandev ad entrare in campo al posto di uno spento Hiljemark. Il macedone, per tutta risposta, rifiuta il cambio costringendo Mandorlini a rivolgersi verso Ntcham.

    “Perchè proprio lui?” pensa gran parte del pubblico rossoblu, memore della doppia frittata confezionata dal centrocampista francese nella gara con il Palermo di un paio di mesi fa, all'alba della lunga crisi del Grifone che perdura tutt'oggi. Questa volta però la scelta si rivela azzeccata. Alla prima ed unica palla toccata, Ntcham trova infatti il tiro che evita l'ennesima sconfitta stagionale a Burdisso e compagni.

     

    Un momento da sliding door, un episodio che si spera possa rappresentare quella tanto invocata scintilla positiva in grado di cambiare il senso della sfortunata stagione genoana.

     

    Il punto raccolto all'ultimo respiro rappresenta però l'unico segno di discontinuità rispetto al recente passato. Pur essendo cambiata la guida tecnica, il Genoa visto in campo oggi è sembrato lo stesso osservato nelle ultime settimane: una squadra molle, impaurita e priva di idee.

    Insomma, se qualcuno si aspettava una scossa dal sergente di ferro Mandorlini, soprattutto dal punto di vista della mentalità e del gioco, è rimasto deluso. Almeno per il momento.

     

    L'unica novità è quella Dea Bendata che, dopo essersi voltata per troppo tempo dall'altra parte, questa volta è sembrata finalmente essere benevola anche con il Genoa. Ma in fondo anche questo è un merito, seppur indiretto e involontario.

     

    Come diceva sempre il mio nonno, nella vita come nel calcio, meglio essere fortunati che ricchi.

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