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  • Genoamania: questo Kouame può anche partire

    Genoamania: questo Kouame può anche partire

    • Marco Tripodi
    Buona la prima per il nuovo Genoa targato Aurelio Andreazzoli. Nell'esordio stagionale in gare ufficiali Il Grifone scansa l'ostacolo Imolese e gli eventuali pericoli di una gara nella quale la figuraccia poteva essere dietro l'angolo.

    Sul neutro (si fa per dire) di Chiavari Criscito e compagni vanno oltre il minimo sindacale guadagnandosi non sono il passaggio del turno ma lo fanno in maniera netta e convincente. Cosa scontata soltanto all'apparenza, data la differenza di categorie tra le due squadre. La seconda competizione nazionale, specie in questo periodo dell'anno, ci ha spesso regalato sorprese inaspettate, e anche il Grifone a tal proposito ne sa qualcosa.  Questa volta però il pronostico è stato rispettato in pieno grazie ad una formazione scesa in campo con la giusta mentalità, cercando di conciliare il necessario agonismo con l'esigenza di evitare infortuni alla vigilia del via al campionato. Il risultato sbloccato dopo appena tre giri di orologio e messo in cassaforte in meno di mezz'ora ha permesso ai rossoblù di trasformare la sfida in un importante test di preparazione al debutto in Serie A.

    Molti giocatori, oltre ovviamente allo stesso Andreazzoli, hanno approfittato dell'occasione per prendere confidenza con schemi e compagni, facendo intravedere in alcuni casi cose molto interessanti. In un'orchestra con poche sbavature c'è stata però una nota nettamente stonata: quella rappresentata da Christian Kouame, apparso quasi un corpo avulso sistema di gioco rossoblù. Forse perché fuori forma, forse perché distratto dalle continue ed incessanti voce di mercato, il giovane ivoriano è apparso letteralmente un pesce fuor d'acqua, sbagliando palloni a ripetizione, anche quelli più semplici ed invitanti. Da lui mai uno spunto degno di nota, mai un solo vero pericolo creato alla pur non irresistibile difesa romagnola. Il vero Kouame di certo non è quello visto ieri sera tuttavia il dubbio è che il suo modo di giocare un po' troppo anarchico ed autoreferenziale non si sposi alla perfezione coi dettami tattici di Andreazzoli.

    Se quello con l'Imolese doveva essere un esame per stabilire la permanenza o meno dell'ex Cittadella all'ombra della Lanterna probabilmente l'esito che ne è scaturito porterà nelle casse del Grifone l'ennesima plusvalenza.

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