Calciomercato.com

  • Genoamania:| Respingiamo la tempesta

    Genoamania:| Respingiamo la tempesta

    • Matteo Oneto

    Inizio di settimana davvero burrascoso in casa Genoa. La sconfitta con il Chievo ha aperto una crepa nel rapporto tra Gasperini e Preziosi. Nonostante i buoni propositi - ad inzio campionato entrambi gettavano acqua sul fuoco dell'entusiasmo - è bastata una sconfitta per dimenticarsi di tutto.

    Nessuna delle due parti ha ragione, ma ciascuna ha valide tesi per contrapporsi all'altra. Preziosi vorrebbe una squadra già pronta per affronatare un campionato da protagonisti, e chi può biasimarlo dopo i 50 milioni spesi; Gasperini ha però bisogno di tempo visto, che i giocatori arrivati sono davvero tanti e che per molto tempo, causa Nazionali, non li ha avuti a disposizione. Nessun ha torto e nessuno ha ragione: la diplomazia ha fatto il suo lavoro, e adesso sembra che molti dei nuvoloni siano stati spazzati via.

    Ora è il momento di lavorare sodo: domenica c'è il Parma, già da li si aspettano risposte importanti. A chiederle, oltre ad allenatore e dirigenza, sono i tifosi, unici a non essersi dimenticati le parole dei protagonisti che invitavano alla calma e alla necessità di tempo. A rispondere dovranno essere i giocatori. Domenica c'è il Parma; poi, durante la settimana, Fiorentina e Milan. Dopo queste tre partite le idee saranno più chiare.

    Segnali importanti dovranno arrivare dai nuovi, Miguel Veloso in testa. Il portoghese, arrivato come fiore all'occhiello della campagna acquisti, ha per ora deluso e molto le aspettative. Ha bisogno di tempo per ambientarsi, e su questo non c'è dubbio, però errori come quello di domenica scorsa - ha regalato il terzo gol a Pellissier - sono davvero inaccettabili. E' lui che dovrebbe far fare il salto di qualità alla squadra, ma per ora in campo si è vista solamente la sua brutta copia.

    L'unico modo per non piombare nel malumore, e soprattutto per far tornare il sereno nel rapporto tra presidente e allenatore, è vincere, ma il rischio è quello di trasformare l'entusiasmo in rabbia. Tutto per una partita persa, oltretutto alla seconda di campionato. Serenità e lavoro: adesso c'è bisogno solo di queste due componenti.

    Altre Notizie