“Marco Rossi capitano nel Genoa che vogliamo”. I tifosi nella maggior parte dei casi sanno esattamente come esprimere un pensiero con poche parole scritte su un qualsiasi drappo bianco. Così, lo striscione apparso nei giorni scorsi a Neustift, riflette quello che tutti coloro che amano il Grifone stanno pensando in questo momento. Sarebbe bello poter sapere, invece, cosa sta pensando il diretto interessato.

Il dubbio è di quelli impossibili da sciogliere in pochi giorni: smettere con il calcio giocato e ripartire da una scrivania e o da un posto in panchina, oppure resistere e lanciarsi ancora una volta in campo nonostante gli acciacchi, l’età e le mille motivazioni che possono venire in mente. Marco Rossi sta riflettendo, senza fretta, staccandosi per il momento dal suo mondo. Perché il suo mondo in questo momento è in Austria, a Neustift, dove i suoi compagni sudano sotto gli occhi attenti di Liverani.

Marco Rossi per Neustift non ha voluto partire, preferendo curare gli acciacchi fisici tra Genova e Lavagna, cercando una soluzione al bivio che gli si è posto davanti. Fosse per i tifosi il capitano giocherebbe altre 300 partite in rossoblù. Perché nessuno come lui, nel calcio dei soldi, dei procuratori e delle inchieste, riflette l’anima del giocatore da Grifone. Marco Rossi non ha avrà i piedi sopraffini di Lodi, la forza fisica di Kucka, le accelerazioni di Santana o i tocchi sotto porta di Gilardino, ma più di tutti sa cosa vuol dire la maglia rossoblù. Sa cosa vuol dire mettere il proprio cuore a disposizione della causa, proprio come i tifosi che tutte le domeniche lo hanno visto correre ovunque pur di raggiungere gli obiettivi del Genoa.

Ora la scelta spetta a lui, il fisico inizia ad essere logoro, forse talmente tanto da non poter più sorreggere il cuore in un campionato così atleticamente performante come quello della serie A. Ripensaci capitano! Il grido parte da quello striscione a Neustift e risuona fino a Genova dove Marco Rossi sta pensando se appendere le scarpette al chiodo oppure continuare la su avventura in rossoblù.