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  • Genoamania:| Asini, cavalli e pecore

    Genoamania:| Asini, cavalli e pecore

    'Meglio avere asini che corrono piuttosto che cavalli fermi'. Così il presidente Preziosi. letteralmente infuriato. ha voluto spronare Kharja e Veloso a dare di più, a calarsi nel ruolo di giocatori del Genoa senza guardare solamente a se stessi. Parole forti che ricalcano quel 'a Palermo ci siamo fatti pecore', intonato dal primo tifoso rossoblù durante la conferenza stampa di addio a Gasperini. Preziosi prende la mira, tira e fa gol, verrebbe da dire. Sì, perché dopo aver visto le sfide contro Vicenza e Juventus, i paralleli animaleschi sembrano davvero azzeccati.

    Mercoledì sera Miguel Veloso ha provato ancora una volta fare il cavallo di razza, trotterellando per il campo ad un ritmo bassissimo e facendo vedere solamente un accenno dei colpi da campione che ha nei piedi. Il portoghese da quando arrivato non è mai entrato in forma: doveva fungere da volano per la squadra, che invece sembra ora portarselo dietro sperando che possa dare una sferzata alla manovra con un lancio o una punizione delle sue. A Cagliari ci è riuscito pennellando il pallone sulla testa di Ranocchia: le altre 10 volte in cui è sceso in campo no.

    Intendiamoci, i problemi del Genoa in mezzo al campo non riguardano solo Veloso, il reparto è spesso lento e confusionario, salvo riprendere magicamente vita con il passaggio al rombo. Contro la Juventus, test sicuramente più probante che quello di Coppa Italia, nel primo tempo sono tornate le pecore di Palermo, impaurite e facile preda del lupo, che questa volta ha assunto i colori bianconeri. Nella ripresa Ballardini ha cambiato, 4-3-1-2 con Veloso e Kharja più vicini agli attaccanti, finalmente tornati ad essere due, per la felicità di Luca Toni che senza una spalla a cui appoggiarsi soffre tremendamente di solitudine.

    Con il rombo la squadra ha iniziato a girare e ha preso coraggio provando a riaprire al partita, nonostante la mancanza di un trequartista vero; si è rivisto in campo lo spirito che ha da sempre contraddistinto il Genoa. Ballardini sceglierà questo modo di giocare quando finalmente torneranno gli infortunati: inizierà così ad allontanarsi da Gasperini e cercherà di dare un'impronta alla sua squadra. Un rombo per non sentirsi più pecore, sperando che i cavalli tornino a correre e che degli asini non ci sia davvero più bisogno...

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