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  • Genoamania: una sconfitta che brucia ma...

    Genoamania: una sconfitta che brucia ma...

    • Marco Tripodi
    Tanto tuonò che piovve.

    Dopo due gare riacciuffate meritatamente in rimonta, il Grifone non riesce a replicare l'impresa anche al Mapei Stadium, incassando il primo stop stagionale.

    Questa volta l'avversario del Genoa non fa come chi l'ha preceduto e decide di non imitarne l'incapacità di sfruttare l'iniziale vantaggio. A differenza di Cagliari e Crotone, il Sassuolo dimostra di avere non solo le ambizioni da grande squadra ma anche l'istinto di chiudere la gara al momento opportuno, realizzando un uno-due in meno di 10'  che taglia le gambe a Burdisso e compagni.

    Eppure il 2-0 è il ritratto meno fedele di quanto visto in campo.

    Per almeno un'ora la truppa di Juric è stata superiore a quella di Di Francesco che, aldilà del palo di Duncan a inizio gara, raramente si è affacciata dalle parte del rientrante Perin. L'impressione è che se la prima rete l'avesse trovata il Genoa ora staremmo qui a commentare la terza vittoria consecutiva dei rossoblu. E le occasioni per mettere per primi la testa avanti ci sono state eccome. Ma questa volta il destino non ha sorriso ai genoani. Anzi li ha puniti ben oltre le proprie manchevolezze.

    Il 2-0 di Reggio Emilia lascia dunque l'amaro in bocca ai tifosi liguri che ad assaporare i tre punti avevano cominciato a prenderci gusto. Per quanto deludente, però, il risultato è assieme all'evitabilissima espulsione di Veloso l'unico aspetto negativo di una gara condotta seguendo quasi alla lettera i dettami di Juric. Il pirata croato aveva chiesto conferme ai suoi ragazzi ed evidentemente le ha ottenute in pieno, visto che fino al 90', seppur sotto di un uomo e di due reti, Pavoletti e soci hanno continuato a spingere sull'acceleratore nel tentativo di riaprire una partita ormai segnata.
    E' vero che il Sassuolo era reduce dall'impegno di Europa League e che dunque poteva accusare un po' di stanchezza rispetto ad un Genoa, viceversa, fermo praticamente da tre settimane. Ma è altrettanto vero che i neroverdi sono ormai una realtà del nostro calcio e che saranno poche le squadre che nel corso della stagione usciranno indenni dal Mapei Stadium.
    Uno stadio dove il Grifo si è presentato a testa alta, ben conscio dei propri mezzi, pagando però a caro prezzo un paio di leggerezze difensive sulle quali Juric avrà modo di farsi sentire nei prossimi giorni.

    Ora però è già tempo di guardare avanti. Domani è di nuovo vigilia di campionato e a Marassi mercoledì sera, nel primo turno infrasettimanale del campionato, arriverà la capolista Napoli. Una squadra che non ha certo bisogno di sfruttare le amnesie degli avversari per far valere la propria superiorità.

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