Verso la terza rivoluzione per regalare a De Canio una squadra maggiormente competitiva. Ora come ora, infatti, il Genoa è più o meno lo stesso dell'anno scorso, ma con un Palacio in meno. Facile quindi pronosticare un campionato lungo e difficile, e una salvezza tutta da conquistare. Lo si è visto contro il Verona, con Canini e Tomovic unici nuovi innesti di una squadra che ha ballato in difesa ed è stata sterile sotto porta. Per questo Preziosi è pronto a correre ai ripari lanciandosi all'attacco dei due Vargas e di almeno altre due pedine. Il tutto dovrà essere fatto in una settimana, l'ultima di questo 'povero' mercato. Con questi innesti si chiuderà la terza rivoluzione rossoblù dell'estate 2012.

L'arrivo di Lo Monaco sembrava dover mettere in disparte Preziosi. L'a.d. ex Catania era l'uomo designato per prendere il controllo della società dando così modo al presidente disamorato di prendersi una pausa. Troppo forte però la presenza a Pegli di Lo Monaco, e soprattutto troppo forte il richiamo delle trattative per il Joker, che fin da subito ha messo il dito in questioni che nei progetti erano solo del direttore rossoblù. La prima rivoluzione è stata dunque un flop, conclusasi con l'allontanamento di Lo Monaco e con pieni poteri pronti a rientrare nelle mani di Preziosi.

Un ribaltone che assume la forma rivoluzionaria se si pensa che lo stesso numero uno rossoblù è ancora alla ricerca di un compratore a cui cedere il Grifone. Nel frattempo il mercato non ha regalato squilli di tromba: De Canio tra Bormio e Castel di Sangro ha lavorato con un gruppo meno forte dell'anno scorso ma senza mai fare la vittima. Il tecnico ha impostato il suo 4-3-3 senza chieder niente, rilanciando Tozser e Jorquera e provando a dare una forma al Genoa. Idee buone ancora da sviluppare, ma senza i giocatori sarà difficile riuscire ad allontanarsi dalla zona retrocessione.

Preziosi lo sa, ed è pronta alla terza rivoluzione. Serve un sostituto di Palacio, Vargas è il primo (difficile) obiettivo. Si punta forte anche sull'altro Vargas, perché a sinistra sia in attacco che in difesa le alternative sono poche. Serve anche un bomber, ma Borriello è lontano e alla fine Immobile potrebbe davvero fare le scarpe a Gilardino ed essere la vera sorpresa di questo Genoa, che a pochi giorni dall’inizio del campionato appare 'zoppo'. Chissà se la terza rivoluzione regalerà qualche certezza in più.