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  • Genoamania:| Il passo indietro di Preziosi

    Genoamania:| Il passo indietro di Preziosi

    Dopo Genoa-Siena era stato lo stesso presidente a convincersi di dover fare un passo indietro. Nessun disimpegno economico, ma solamente meno passione nell'interessarsi del suo Genoa. L'arrivo di Pietro Lo Monaco doveva essere il preludio proprio a questo, ma qualcosa non è andato e Preziosi ha deciso di mollare. Il Genoa è in vendita. Il Joker si è stufato dell'ambiente rossoblù, secondo lui troppo ambizioso per le casse e gli introiti della società. Preziosi è arrivato addirittura a maledire il giorno in cui sbarcarono a Genova Thiago Motta e Milito. Due pezzi da novanta che fecero grande il Genoa e l'anno dopo l'Inter.

    Secondo l'Enrico furioso da lì sono partite le sciagure rossoblù. Da quel giorno tutti hanno iniziato a sognare, e probabilmente lo fatto anche lui. I traguardi europei, magari un posto in Champions, perfino la stella. Quei giorni in cui il Genoa lottava per il quarto posto rimarranno per sempre nella memoria di tutti i tifosi. Non come l'inizio di una separazione, ma come il sogno del rientro nell'elite del calcio europeo. Quando il quarto posto non si concretizzò, Milito e Thiago Motta erano già stati venduti all'Inter, ma rimase nella testa di tutti l'ambizione di rivedere il Genoa in alto. Un'ambizione che investì anche il presidente Preziosi, senza però guardare ai conti.

    Da lì in poi gli si è chiesto un salto di qualità che mai è arrivato. Il Genoa è tornato verso il basso, fino alla stagione scorsa quando l'incubo serie B non si è materializzato per pochissimo. La realtà odierna ci racconta di un Preziosi profondamente deluso dai tifosi che hanno bloccato Genoa-Siena, e sotto sotto anche di chi continua a chiedergli qualcosa di più. L'obiettivo parte sinistra della classifica è riduttivo per la piazza genovese, e sbandierarlo ai quattro venti fa sentire la città rossoblù ancora più piccola. Soprattutto quando i campioni apprezzati per pochi mesi con la maglia del Grifone volano a vincere scudetti e Champions altrove.

    E' vero che con certe squadre non si può competere, ma è anche vero che la piccola Udinese fino all'anno scorso riusciva con uno o due sacrifici a tenersi in squadra un'ossatura con calciatori del calibro di Di Natale, Asamoah e Isla. Forse Preziosi ha ceduto troppo alle lusinghe dei grandi club, ha venduto troppo e tutto insieme, senza dire 'no' con forza, magari anche solo per un anno. Appena trovato un acquirente, lascerà il Genoa. L'addio è scontato. Lo si ringrazierà per il passato, per avere riportato e mantenuto il Grifone in serie A per il periodo più lungo della sua storia. Il passo indietro è arrivato, clamoroso fino ad un certo punto. La migliore eredità che può lasciare è un successore abbastanza ricco e voglioso da non dover più relegare il Genoa in seconda fascia, almeno in partenza.

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