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  • Ginnaste vite parallele:| dal reality tv alle Olimpiadi

    Ginnaste vite parallele:| dal reality tv alle Olimpiadi

    Ferlito e Preziosa star su Mtv: "Peccato che qui alle Olimpiadi non ci siano telecamere dietro le quinte".
    Dal reality tv alle Olimpiadi, le vite parallele delle ginnaste.
    Carlotta Ferlito e Elisabetta Preziosa non sono le due ginnaste migliori del mondo. Eppure se il metro di valutazione fosse la popolarità, le vedremmo salire sul podio olimpico perché neppure nei Paesi in cui la ginnastica ha radici e cultura più profonde, chi la pratica ha smosso il fanatismo che circonda loro due. In Italia le fermano per strada: a Iesolo, dopo una gara, sono intervenuti i vigili per allentare l’assedio, «a Milano se passeggio con le amiche mi sento sempre un po’ braccata» racconta Carlotta, catanese, 17 anni e 69 mila richieste di amicizia su Facebook. «Non mi sento né un’attrice né una star, mi piace che mi riconoscano però con un po’ meno pressione. Siamo al punto che su twitter c’è gente che mi contesta persino le scelte musicali».

    Il successo non passa dalle pedane ma da un reality tagliato su Mtv per il pubblico dei giovani ma che sta coinvolgendo i loro genitori. «Telefonano per sapere come possono iscrivere i figli a “Ginnaste vite parallele” così, direttamente, come se per riuscire si potesse passare dal divano alla telecamera senza anni di palestra e allenamenti duri tutti i giorni» racconta divertita Claudia Ferrè, il tecnico federale che nel programma impersona ovviamente se stessa, «e dicono che sono la cattiva». Quando il reality supera la fantasia: mezz’ora al giorno di riprese in un college tra la verità e un pizzico di finzione stanno avvicinando alla ginnastica più ragazzini di quando Jury Chechi incantava il mondo, immobile in una croce perfetta agli anelli. Ora Betta e Carlotta, che si è ritagliata il ruolo forte nel programma, si calano nelle Olimpiadi. Sarebbe un sequel perfetto della loro trasmissione se ci fossero regole più elastiche di quelle imposte dal Cio e che il comitato olimpico italiano applica con il rigore prussiano che non vediamo nelle altre squadre, manco tra i tedeschi. «Sarebbe stato divertente filmare la nostra vita nel villaggio degli atleti o nel backstage delle gare ma è assolutamente proibito», dice la Ferlito. Non si può andare oltre le immagini da tenere nell’album dei ricordi. Qualcosa però si inventeranno a Mtv e qualche spezzone filmato dovranno pur trovarlo perché in ottobre partirà una nuova serie di puntate e i fans si attendono i richiami all’avventura olimpica che le due ragazze affrontano per la prima volta, senza le compagne di reality rimaste a casa ma nella squadra che comprende l’ex campionessa del mondo, Vanessa Ferrari, e altre due esordienti: Erika Fasana e Giorgia Campana. «Dove arriveremo? - dice Elisabetta Sarà banale ma cercheremo di dare il massimo sapendo che non c’è la possibilità concreta di vincere la medaglia. La ginnastica è più selettiva di altri sport, le sorprese non esistono e ci sono squadre più forti. Sarebbe una grande soddisfazione entrare nella finale delle prime 8». Anche nell’individuale l’obiettivo è un buon piazzamento, con la Ferrari che punta al podio nel corpo libero mentre la Ferlito ha qualche chance alla trave. Il risultato di Londra non cambierà la loro storia. Al ritorno, dopo le vacanze, offriranno a chi le guarda la testimonianza di cosa si deve fare per arrivare a quei livelli. Cinque ore di allenamento al giorno, lo studio con professori privati, crescere lontano dalla famiglia. «Non so quanto l’Olimpiade ci possa cambiare - dice Carlotta -, siamo qui da pochi giorni e non vedo nessun punto di contatto con un reality. Finora siamo rimaste per conto nostro, siamo un gruppo unito, vediamo atleti di altri sport ma non ci sono stati contatti. Ci piace così».

    La Ferlito televisiva ha un caratterino ruvido. «Sembro la ribelle, quella che litiga con tutti e per tutto e che si allena poco. Betta invece ha l’immagine dell’angioletto. Il fatto è che all’inizio della serie mi lasciai andare, dicevo tutto quanto mi passava per la testa e uscii con quella immagine. Adesso ho imparato a essere un po’ meno diretta: se devo sfogarmi a piangere o devo dire alle mie compagne ciò che non voglio che si sappia aspetto che le telecamere siano spente». Domenica invece resteranno accese sul suo esercizio e su quello di Betta. Si esce dal reality e si entra nella verità dei Giochi: chissà cosa dirà l’audience.


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