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  • Giocatori e squadre di Serie A imparino dall'Nba: migliaia di dollari per i lavoratori delle arene

    Giocatori e squadre di Serie A imparino dall'Nba: migliaia di dollari per i lavoratori delle arene

    La pandemia mondiale del COVID-19 sta mettendo in quarantena il mondo intero. Uno stop che non guarda in faccia a nessuno, men che meno alle competizioni sportive. Dopo la Cina, anche l’Europa ha deciso di sospendere campionati e coppe. Un problema che non ha trascurato nemmeno gli Stati Uniti. La pandemia è infatti giunta anche in America, dove il Presidente Trump ha iniziato ad assumere le prime misure di sicurezza. A far scattare l’allarme negli USA è toccato alla NBA, prima lega di sport professionistico ad essere sospesa. Questo dopo la positività di Rudy Gobert, francese in forza agli Utah Jazz che per primo è stato dichiarato infettato dal COVID-19.

    A ruota sono arrivati altri casi, di compagni di squadra e avversari affrontati nelle ultime settimane. La NBA ha quindi deciso di sospendere e rinviare a data da destinarsi (e sicuramente per 30 giorni) la stagione. Un problema economico grave, soprattutto per le fasce più deboli. Parliamo dei lavoratori delle varie Arene presenti in tutta America che permettono l’organizzazione di ogni evento sportivo. Addetti al catering, alle pulizie, alla sicurezza, lavoratori per le squadre full-time e, spesso, part-time, che si ritrovano improvvisamente senza uno stipendio. I proprietari delle squadre e i giocatori stessi hanno però preso subito a cuore la questione, garantendo il sostegno economico a queste persone con varie modalità.

    Atlanta Hawks: il proprietario di maggioranza Tony Ressler ha annunciato che continuerà a pagare i suoi impiegati, che siano part-time o full-time, per tutta la durata della sospensione della regular season.

    Brooklyn Nets: La squadra pagherà le somme di denaro che i lavoratori del Barclays Center, palazzetto in uso della squadra, avrebbero dovuto ricevere per le partite casalinghe.

    Charlotte Hornets: la franchigia di Michael Jordan ha annunciato la creazione di un fondo per sostenere i 500 impiegati part-time, oltre il regolare pagamento degli stipendi fino al 13 aprile

    Chicago Bulls: i proprietari della squadra hanno annunciato il regolare pagamento dei 1200 impiegati dello United Center per il resto della stagione

    Cleveland Cavaliers: la squadra pagherà regolarmente gli stipendi. Inoltre Kevin Love, giocatore dei Cavaliers, ha donato 100.000 dollari di tasca propria.

    Dallas Mavericks: Mark Cuban, proprietario della squadra, era stato il primo ad annunciare un piano di sostegno economico. Insieme agli sponsor provvederanno al pagamento degli stipendi per le 6 partite sospese, oltre che a vari rimborsi.

    Denver Nuggets: oltre al proseguimento dei programmi di beneficienza già in atto, la società ha annunciato il pagamento dei dipendenti per i prossimi 30 giorni.

    Detroit Pistons: Blake Griffin donerà 100mila dollari, mentre la squadra pagherà gli impiegati del palazzetto per i prossimi 30 giorni.

    Golden State Warriors: la squadra di Stephen Curry ha annunciato la donazione di 1 milione di dollari, raccolti da giocatori, staff e proprietari, ad un fondo di sostegno per i più di mille impiegati.

    Houston Rockets: ancora in definizione di un piano preciso, i Rockets hanno comunque assicurato il pagamento e il sostegno a tutti i propri impiegati.

    Indiana Pacers: il proprietario Herb Simon provvederà al sostegno economico dei lavoratori part-time dell’arena dei Pacers, la Bankers Life Fieldhouse.

    Los Angeles Lakers e Clippers: le due squadre di Los Angeles, entrambe usufruenti dello Staples Center, hanno creato un fondo per sostenere gli oltre 2800 lavoratori dell’Arena.

    Memphis Grizzlies: la franchigia ha confermato i pagamenti per tutte le partite sospese fino alla fine dell’anno.

    Miami Heat: anche gli Heat stanno studiando un piano di sostegno economico agli addetti dell’AmericanAirlines Arena.

    Milwaukee Bucks: Giannis Antetokounmpo, MVP della NBA, ha donato 100 mila dollari di tasca propria, come il compagno Khris Middleton. Il vice-presidente Alex Lasry ha annunciato che la squadra seguirà l’esempio della sua stella, e tutti i giocatori doneranno una somma.

    New Orleans Pelicans: Zion Williamson, giovanissimo fenomeno della NBA e dei Pelicans, ha annunciato che provvederà al pagamento del primo mese di stipendi per tutti i lavoratori del palazzetto. Inoltre, la proprietaria Gayle Benson ha creato un fondo di assistenza, donando 1 milione di dollari.

    Orlando Magic: tutti i giocatori dei Magic hanno raccolto 2 milioni di dollari, per proseguire il pagamento dei lavoratori dell’arena. Anche la squadra organizzerà un piano apposito.

    Phoenix Suns: il proprietario Robert Sarver ha annunciato il pagamento dei lavoratori part-time e full-time del palazzetto non solo per le partite sospese, ma anche per gli eventi extra-sportivi originariamente in programma a Phoenix, come “Disney on Ice”.

    Portland Trail Blazers: la franchigia provvederà ai pagamenti dello staff Del Moda Center per le nove partite sospese, in attesa della creazione di un piano più specifico.

    Sacramento Kings: I Kings hanno assicurato il pagamento degli stipendi dei lavoratori del palazzetto per il mese di marzo, proseguendo nel sostegno anche per il mese di aprile se la pausa dovesse prolungarsi.

    San Antonio Spurs: La franchigia ha annunciato lo stanziamento di 500mila dollari per la creazione di un fondo a sostegno degli impiegati da qui fino al termine della stagione.

    Toronto Raptors: tutte le società sportive della città canadese, dal basket all’hockey al calcio, stanno creando un programma di sostegno per gli oltre 4000 lavoratori delle varie arene sportive.

    Utah Jazz: Rudy Gobert, primo giocatore trovato positivo, era stato preso di mira per aver sottovalutato la gravità della situazione. Il francese donerà però 500mila dollari: 200mila agli addetti del palazzetto, 200mila ai malati dello Utah e dell’Oklahoma, dove doveva disputarsi l’ultima partita dei suoi Jazz, e 100mila dollari alla Francia.

    Washington Wizards: tutti i soci proprietari della squadra hanno votato all’unanimità per proseguire il pagamento degli stipendi degli impiegati, anche per eventuali rinvii futuri.

    Fonte: nbareligion

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