"Molti non lo sanno ma tanta gente, sulla spinta dell'entusiasmo per la vittoria del Mondiale dell'Italia nel 1982, ha deciso di cambiare la propria vita, prendendo decisioni sull'onda dell'emozione per quel successo straordinario. La storia che racconto nel mio ultimo film, il personaggio centrale del racconto, è uno di questi che si è fatto prendere il cuore da vibrazioni particolari dopo il successo sul Brasile firmato da Paolo Rossi o dall'urlo di Tardelli, ed ha cambiato  professione e stile di vita". Così il regista Giovanni Veronesi ospite ai microfoni di Calciomercato.com a margine della presentazione del suo ultimo film, 'L'ultima rosa del carro'.

"Oggi c'è tanta depressione e sconforto, invece nel film che ho scritto e realizzato c'è una sorta di rivincita delle persone che magari stanno in seconda fila sempre, corrette, precise, puntuali e oneste, ma che sono fondamentali per rendere migliori le vite di tutti noi - ha aggiunto il celebre regista pratese -. Il calcio di oggi? La mia passione per la Juventus rimane intatta, anche se devo dire che mi appassiono sempre di meno alle polemiche. Credo nello scudetto dei bianconeri, ma mi piacerebbe si parlasse sempre di meno del futuro dei calciatori e di Conte. La vittoria della Fiorentina sulla Juventus? Non voglio parlarne, anzi quando i tantissimi tifosi viola mi hanno massacrato per quel successo, ho sempre cambiato discorso".