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  • Giroud: 'Milan 1°, c'è fiducia. Aiutato dai francofoni, tra 5 anni non so se sarò come Ibra. I gol nei big match...'
Giroud: 'Milan 1°, c'è fiducia. Aiutato dai francofoni, tra 5 anni non so se sarò come Ibra. I gol nei big match...'

Giroud: 'Milan 1°, c'è fiducia. Aiutato dai francofoni, tra 5 anni non so se sarò come Ibra. I gol nei big match...'

L'attaccante del Milan Olivier Giroud, intervistato da elevensports.be insieme ad Alexis Saelemaekers, ha rilasciato queste dichiarazioni: 

Su Milanello: "Grazie al fatto di essere primi in classifica, si respira grande serenità e fiducia. Quando i risultati sono positivi tutto è più facile. Dobbiamo mantenere questo spirito in ogni match per continuare al meglio il nostro percorso".

Sull'arrivo al Milan: "Sono stato aiutato nell'ambientamento dai francofoni. Io poi sono una persona piuttosto socievole, quindi abbiamo socializzato bene, abbiamo lo stesso modo di pensare. Il mio adattamento è stato favorito da tutto questo". 

Su Saelemaekers: "Lui sa cosa penso di lui, tutta la stima che ho per lui e il talento che è. Siamo un gruppo con tanti giovani talenti e c'è una buona alchimia tra i più giovani e i giocatori con più esperienza. Io sono qui anche per essere un fratello su cui i più giovani possono contare. E' importante avere giovani con la testa sulle spalle e che hanno già una certa maturità allo loro età, come per esempio Saelemaekers. E' più facile così migliorare in allenamento con loro. E poi loro sanno benissimo dove vogliono arrivare e danno il loro meglio". 

Sul suo carattere e quello di Saelemaekers: "Abbiamo ricevuto la stessa educazione. Ho avuto la possibilità di conoscere i genitori di Alexis che mi hanno fatto pensare questo. Abbiamo tanti punti in comune, abbiamo la giusta testa e i piedi per terra. Sappiamo dove vogliamo andare e che dobbiamo dare tutto. Nonostante le difficoltà, i momenti di dubbi che possono esserci, la cosa importante per noi è il quotidiano". 

Sui momenti difficili: "Le reazioni a questi momento possono essere due: dispiacersi per se stessi o avere una reazione da vincente e superare le difficoltà. Questo è un po' il mio marchio di fabbrica, queste cose rafforzano il carattere. Cerco di di trasmettere questo anche agli altri per fargli capire che è importante avere le qualità tecniche, ma anche la mente d'acciaio per affrontare i momenti difficili". 

Sui gol dei big-match: "Un attaccante è sempre sotto i riflettori. Si aspettano che tu sia decisivo in ogni partita. C'è stato un periodo in cui non segnavo e avevo voti meno positivi sui giornali. Non è una cosa che guardo molto, ma sono cose che arrivano comunque alle nostre orecchie. Fa parte del gioco. Io ho 35 anni, sono abbastanza esperto e so che in questi momenti bisogna solo restare concentrati. La cosa fondamentale è essere decisivo nei momenti importanti per la squadra. Noi facciamo sempre del nostro meglio per raggiungere il nostro obiettivo di diventare campioni". 

Sul gruppo rossonero: "Nonostante la giovane età di questo gruppo, c'è grande maturità. Ragazzi come Ibrahimovic e gli altri giocatori di esperienza sono qu per portare serenità e tranquillità". 

Su Ibrahimovic: "E' incredibile. La sua carriera, la sua longevità, la sua determinazione a restare ad alti livelli, la voglia di fare sempre di più, è straordinario per un giocatore di 40 anni. Tra 5 anni non sono se le mie ginocchia, le mie caviglie e la mia schiena mi permetteranno di segnare ancora. Quindi grande rispetto per Ibra". 

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