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  • Giù le mani da Allegri! Da Bonucci a Ronaldo, il ko di Madrid non è colpa sua

    Giù le mani da Allegri! Da Bonucci a Ronaldo, il ko di Madrid non è colpa sua

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti

    Se la Juventus eliminerà l’Atletico Madrid si parlerà di grande impresa, celebrando i gol di Cristiano Ronaldo e/o dei suoi compagni, da Dybala a Mandzukic. Se invece sarà eliminata, la colpa sarà di Allegri, già massacrato dopo la sconfitta dell’andata. E invece, anche se so di andare controcorrente, in questo malaugurato caso le colpe non sarebbero soltanto, o soprattutto, di Allegri per una serie di motivi che cerco di spiegare

    Il primo motivo, che vale per tutte le squadre, è legato alla percentuale di importanza dell’allenatore, perché in campo vanno i giocatori, non lui. Come ripete Ancelotti, il tecnico italiano che ha vinto più Champions (3) con due squadre (Milan e Real Madrid), l’allenatore è bravo quando non fa danni e francamente non mi pare che Allegri abbia fatto danni, né nella gara d’andata, né tantomeno in questi quattro anni e mezzo alla guida della Juventus. A Madrid, infatti, Allegri ha schierato dall’inizio Dybala come volevano tutti, senza trasmettere messaggi difensivi. E più in generale, il fatto che sia arrivato a due finali di Champions, perdendo contro Barcellona e Real Madrid, non Amburgo e Borussia Dortmund, come capitò a Trapattoni e Lippi, è un merito e non una colpa.

    Il secondo motivo è legato alla mentalità, perché non è vero che Allegri non ha dato la giusta carica alla squadra per la gara d’andata. A Madrid, un anno fa, la Juventus stava per ribaltare la sconfitta subita a Torino contro il Real, quando nessuno ormai se l’aspettava. E allora, dopo aver detto che non firmava per il pareggio e voleva segnare almeno un gol, perché avrebbe sbagliato l’approccio contro l’Atletico? Per rimanere a questa stagione, all’esordio in Champions, quando la Juve rimase in dieci per l’espulsione di Ronaldo arrivò una vittoria convincente a Valencia, e a Manchester, su un campo ancora più difficile, la squadra si è ripetuta dimostrando coraggio, personalità e intensità, per cui Allegri non può certo avere abbassato la tensione alla vigilia della partita più importante, sia per il valore dell’avversario, sia per il fatto che era la prima a eliminazione diretta. 

    Il terzo motivo è legato alla capacità di Allegri di tenere unito uno spogliatoio con tanti campioni, facendo scelte coraggiose come le esclusioni dei vari Higuain, Dybala, Bernardeschi, con la capacità di cambiare in corsa e tra una partita e l’altra. Ci fermiamo qui e ricordiamo che le grandi squadre non hanno soltanto grandi attaccanti, ma anche grandi difensori. Da questo punto di vista, non è un caso che la migliore difesa della Juventus in campionato, non sia la migliore difesa in Champions, dove Chiellini e compagni hanno già incassato due gol in casa dal Manchester United, due gol fuori dallo Young Boys e soprattutto gli ultimi due dall’Atletico. Il sospetto, allora, è che Chiellini, e soprattutto Bonucci, non siano più quelli di prima. E siccome Rugani e Caceres non sono mai stati al loro livello, pensando alla forza dei due centrali di Simeone, Gimenez e Godin, che guarda caso hanno segnato all’andata, il diverso valore europeo dei difensori è una delle spiegazioni della sconfitta. Con l’aggiunta della complicità di molti opinionisti, a cominciare da Sacchi, che alla vigilia avevano snobbato l’Atletico. Ecco perché sono pienamente d’accordo con Galeone, il quale riferendosi a Sacchi ripete che non ha senso parlare di spartito perché la differenza la fanno i giocatori, meglio se campioni. E se il tanto atteso Ronaldo sparisce nella partita più importante, facendosi notare soltanto per il suo gesto con le cinque dita per ricordare le cinque Champions vinte con Manchester United e Real Madrid, non con la Juventus, perché bisogna dare tutte le colpe ad Allegri?

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