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  • Giudice Serie A: squalificato Conte!

    Giudice Serie A: squalificato Conte!

    In seguito ai recuperi giocati ieri in Serie A, sono arrivate le decisioni del Giudice Sportivo.

    SQUALIFICA PER DUE GIORNATE
    PUDIL Daniel (Cesena): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario (Terza sanzione); per avere, al 20° del secondo tempo, all'atto della notifica dell'ammonizione, rivolto all'arbitro un'espressione offensiva.

    SQUALIFICA PER UNA GIORNATA
    ALMIRON Sergio Bernardo (Catania): per avere, al 47° del secondo tempo, a gioco fermo, fronteggiato un calciatore avversario assumendo un atteggiamento gravemente minaccioso.

    BONUCCI Leonardo (Juventus): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.

    BEHRAMI Valon (Fiorentina): per comportamento non regolamentare in campo; già diffidato (Ottava sanzione).

    COMOTTO Gianluca (Cesena): per comportamento non regolamentare in campo; già diffidato (Ottava sanzione).

    MORRONE Stefano (Parma): per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara; già diffidato (Ottava sanzione).

    NASTASIC Matija (Fiorentina): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).

    PAROLO Marco (Cesena): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).

    PEREZ AGUADO Diego Fernando (Bologna): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Dodicesima sanzione).

    ALLENATORI

    SQUALIFICA PER UNA GIORNATA

    BERETTA Mario (Cesena): per avere, al 24° del primo tempo, contestato platealmente l’operato arbitrale uscendo più volte dall'area tecnica, nonostante precedenti richiami, e rivolgendo espressioni irrispettose al Direttore di gara a cui, all'atto dell'allontanamento, indirizzava un ironico applauso ed un insulto; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale e da un collaboratore della Procura federale.

    CONTE Antonio (Juventus): per avere, al 26° del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale assumendo, all'atto del consequenziale allontanamento, un atteggiamento minaccioso nei confronti del Quarto Ufficiale.


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