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  • Chiusa per un turno con la condizionale la Curva del Bologna per razzismo contro Napoli: Gianni Morandi vuole lasciare

    Chiusa per un turno con la condizionale la Curva del Bologna per razzismo contro Napoli: Gianni Morandi vuole lasciare

    Il Giudice sportivo, in seguito ai cori di discriminazione territoriale intonati dai tifosi della Curva Bulgarelli del Bologna contro i supporters azzurri, ha deciso di chiudere il settore rossoblù per 1 turno

    Ecco il comunicato integrale
    "Letta la relazione dei collaboratori della Procura federale relativa alla gara soc. Bologna – soc. Napoli del 19 gennaio 2014 nella quale, tra l’altro, si attesta che “prima dell’inizio della gara, dalla Curva Bulgarelli, occupata dai tifosi bolognesi, si levava il coro – oh Vesuvio lavali col fuoco -; il coro veniva reiterato al 10' p.t. ed al 24' s.t. e veniva percepito da tutto lo stadio. Gli scriventi erano posizionati uno nei pressi della curva bolognese, uno nei pressi del centrocampo e l’ultimo nei pressi della curva dei napoletani.” “nella curva occupata dai tifosi del Bologna veniva esposto uno striscione ai minuti 25' e 45' del secondo tempo che riportava la scritta – sarà un piacere quando il Vesuvio farà il suo dovere-";     

    "Ritenuto che tale condotta integra inequivocabilmente gli estremi del “comportamento discriminatorio per  motivi di origine territoriale”, rilevante ai fini sanzionatori (art. 11, nn. 1 e 3 CGS) per la sua “dimensione e percettibilità”; considerato che di tale comportamento dei propri sostenitori la soc. Bologna deve rispondere a titolo di responsabilità oggettiva nella misura indicata, quale minimo edittale, dal già citato art. 11 n. 3 CGS; rilevato che trattasi di “prima violazione” della normativa in materia di comportamenti discriminatori, appare equo disporre la sospensione dell’esecuzione della sanzione alle condizioni di cui all’art. 16, n. 2bis CGS, in considerazione della concreta e continuativa collaborazione fornita dalla società alle Forze dell’Ordine nella prevenzione delle manifestazioni di violenza e di discriminazione";

    "Delibera di sanzionare la soc. Bologna con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Bulgarelli” privo di spettatori, disponendo che l’esecuzione di tale sanzione sia sospesa per un periodo di un anno con l’avvertenza che, se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella comminata per la nuova violazione". 

     

    Intanto il presidente onorario del Bologna, Gianni Morandi è pronto a dimettersi, come scrive lui stesso su Facebook: "Ieri allo stadio è successo qualcosa di inqualificabile e di cui mi sono vergognato. Prima dell'inizio della partita sono comparsi striscioni intollerabili contro la squadra e la città di Napoli, e mentre le note di Caruso con la voce di Lucio risuonavano nell'aria, una parte della curva dei tifosi rossoblù ha cominciato a fischiare. Non credevo che il tifo fosse degenerato a questo punto. Sono lontani i tempi quando lo stadio di Bologna veniva preso ad esempio per la civiltà e la sportività del pubblico presente, che sapeva addirittura applaudire la squadra avversaria quando giocava meglio della nostra. Non so quanti fossero ieri quegli incivili, capaci di un simile comportamento, razzista e offensivo. Spero fossero pochi, ma certamente io non mi riconosco in loro, che oltraggiano la figura di Lucio e insultano gli avversari con questa maleducazione deficiente. Ed essere il presidente onorario, anche se è una carica simbolica e forse inutile, non mi piace più". 

    Il presidente Guaraldi prova a fargli cambiare idea: "Non mollare, la strada che dobbiamo percorrere insieme è ancora lunga", ha scritto su Twitter. 

    Il presidente del Comitato Paralimpico Italiano, Luca Pancalli ha commentato al Processo del Lunedì su Rai Sport: "Vedere vanificato uno spettacolo bellissimo come il calico per quattro deficienti mette tristezza. Credo però che tutti i tifosi perbene dovrebbero farsi sentire di più, anche perché il numero dei coristi o dei cantanti è inferiore al loro". 


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