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  • Gli effetti del mercato 2/ Bologna: Tomiyasu una certezza, Bani jolly goleador. Super Barrow, Medel...

    Gli effetti del mercato 2/ Bologna: Tomiyasu una certezza, Bani jolly goleador. Super Barrow, Medel...

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Acquisire forze fresche attraverso il calciomercato, testarne l'adeguatezza alle esigenze di squadra e schierarle in campo tutte le volte che si può. Così dovrebbe sempre essere, senza assistere a casi di calciatori che arrivano senza un perché e rimangono a svernare vedendo quasi mai il campo.

    In questo senso le operazioni di mercato condotte dal Bologna durante le due sessioni della campagna trasferimenti di questa stagione sportiva risultano ben mirate. Ed esprimendo questa valutazione tocca precisare il principale aspetto metodologico di questo lavoro di analisi: non siamo interessati alla qualità del rendimento dei singoli (per meglio intenderci, non guardiamo alla media-voto delle loro prestazioni), ma soltanto a quanto essi siano stati utilizzati in questo scorcio di stagione. E se si mantiene il focus su questo aspetto si nota che, con una sola eccezione, i giocatori arrivati in rossoblu fra estate 2019 e inverno 2020 sono stati impiegati con continuità, almeno quando ciascuno di loro è stato abile e arruolabile. Peraltro l'eccezione va a confermare la regola.

    Essa riguarda infatti il portiere Mouhamadou Sarr, senegalese classe 1997 formato nelle giovanili del Bologna ma inviato a giocare in prestito nelle scorse tre stagioni. E poiché il criterio adottato per considerare “nuovo” un calciatore è quello per cui egli abbia trascorso la precedente stagione in altra squadra, per intero o a partire da gennaio, ecco che Sarr va considerato tale. Il ragazzo è tornato in rossoblu per ricoprire il ruolo di terzo portiere, sicché non è anomalo che egli sia mai sceso in campo. Discorso diverso per tutti gli altri calciatori messi a disposizione di Sinisa Mihajlovic e del suo staff tra le sessioni estiva e invernale del mercato dei trasferimenti. E a proposito della divisione fra le due finestre di calciomercato, va segnalata una tendenza che non si sa se casuale o piuttosto frutto di una pianificazione delle strategie di mercato. È successo infatti che gli arrivi del calciomercato estivo abbiano riempito le caselle del reparto difensivo e a puntellare il centrocampo, mentre quelli approdati a Bologna durante la sessione invernale abbiano ulteriormente rinforzato il centrocampo e aggiunto risorse all'attacco.

    Passiamo dunque a illustrare i dati relativi agli innesti da calciomercato nel Bologna, ma non prima di avere fornito i dati complessivi di squadra. Per quanto riguarda questi ultimi, va riportato che fin qui il Bologna ha disputato 28 partite ufficiali, di cui 26 del campionato di Serie A e 2 di Coppa Italia (Pisa-Bologna 0-3 e Udinese-Bologna 4-0). Ciò significa che il monte dei minuti giocabili dai calciatori è 27.720, una cifra che è il prodotto di 11 (le posizioni in campo per partita), moltiplicato per 90 (i minuti del tempo regolamentare di gara), ulteriormente moltiplicato per 28 (le gare ufficiali del Bologna). Per quanto riguarda gli impieghi in campo, il Bologna ha schierato quasi sempre 14 giocatori. Curiosamente, le due sole volte in cui ne ha schierati 13 sono state entrambe contro l'Udinese (1-1 casalingo in campionato e 0-4 in trasferta in Coppa Italia). Ciò fa sì che gli impieghi totali siano 390.

    Mercato estivo

    Durante la campagna trasferimenti estiva il Bologna ha acquisito i seguenti calciatori: i difensori Takehiro Tomiyasu dal Sint-Truiden (Belgio), Stefano Denswil dal Bruges (Belgio) e Mattia Bani dal Chievo, i centrocampisti Jerdy Schouten dall'Excelsior (Olanda), Gary Medel dal Besiktas (Turchia) e Nicolás Dominguez dal Velez Sarsfield (Argentina), l'esterno d'attacco Andreas Skov-Olsen dal Nordsjælland (Danimarca) e il portiere Mouhamadou Sarr tornato dal prestito all'Alma Juventus Fano. Dominguez è stato lasciato in prestito al Velez per la prima parte della stagione e si è aggregato alla squadra rossoblu dopo l'apertura del mercato di gennaio. Alla lista va aggiunto il nigeriano Kingsley Michael, che rientrato dal prestito al Perugia ha fatto in tempo a iniziare la stagione col Bologna per poi essere trasferito nuovamente in prestito alla Cremonese. Il suo è un caso-limite, ma va comunque considerato come nuovo innesto. Dunque, tirando le somme del mercato estivo e tenendo fuori dalla lista Dominguez che diventerà un rinforzo effettivo soltanto da gennaio, in estate il Bologna acquisisce 8 rinforzi tra nuove acquisizioni e rientri dai prestiti. I due rientrati dai prestiti sono stranieri (ma Sarr dispone anche di passaporto italiano) e provengono da club italiani. Per quanto riguarda i sei nuovi acquisti, si tratta di un italiano proveniente da club italiano e di cinque stranieri provenienti da club stranieri. Quattro fra questi provengono da campionati del Nord Europa (2 Belgio, 1 Danimarca e 1 Olanda), mentre il quinto proviene dalla Turchia dopo avere accumulato in passato tre stagioni in Serie A (Medel che ha militato nell'Inter). Cosa dicono i dati sul loro impiego? Che alcuni sono stati titolari da subito e impiegati con assiduità, che altri sono stati inseriti più gradualmente ma infine hanno trovato una collocazione, e che uno ha giocato tutte le partite che ha potuto quando non è stato fermato da infortuni o squalifiche. Ma veniamo al dettaglio.

    Il più impiegato da tutti, e fin da subito, è stato Tomiyasu. Per lui 21 partite su 28, di cui 20 in campionato e 1 in Coppa Italia (quella giocata nel mese di agosto a Pisa). In campionato ha saltato 6 partite di cui 5 per infortunio (dall'ottava alla dodicesima giornata) e una per squalifica (quella vinta in casa dal Bologna contro il Brescia 2-1). Inoltre, tutte le 21 partite giocate lo hanno visto in campo per 90 minuti tranne una: Bologna-Parma 2-2 del 24 novembre, quando il giapponese è stato costretto a lasciare il campo a 6 minuti dalla fine per un lieve infortunio. Dunque possiamo parlare di un nuovo acquisto che da subito si è rivelato un titolarissimo. I suoi minuti di gioco sono 1.884.

    Il discorso fatto per Tomiyasu vale per i due colleghi che, giunti in estate, sono andati a rinforzare la difesa: Denswil e Bani. Invero l'olandese, che ha accumulato 19 presenze su 28 (17 in campionato e 2 in Coppa Italia), ha avuto un andamento un po' più altalenante rispetto ai colleghi. Titolare nelle prime 6 giornate, ha trascorso in panchina 4 delle 5 gare successive, poi è tornato titolare fino alla diciottesima quando è stato fermato da un infortunio che gli ha fatto saltare le 3 gare successive. Quindi un'espulsione nella disastrosa gara persa in casa contro il Genoa gli ha fatto saltare la successiva gara interna contro l'Udinese. Delle 19 partite giocate, 17 lo hanno visto in campo per 90 minuti. Le rimanenti due registrano una sostituzione al 76' (Bologna-Fiorentina 1-1, quando a prendere il suo posto è stato Skov Olsen per esigenza di rimediare il risultato che in quel momento era 0-1) e l'espulsione contro il Genoa al minuto 89. In totale i suoi minuti di gioco sono 1.785.

    Molto buoni i numeri messi insieme da Bani. Che ha giocato 22 partite su 28, tutte in campionato e arricchite dal pregevole bottino di 3 gol. E che dopo aver trascorso in panchina le prime due giornate è diventato titolare fisso e ha giocato tutte le successive gare tranne due, saltate per squalifica: Bologna-Parma 2-2 alla tredicesima giornata e Spal-Bologna 1-3 alla ventunesima giornata. Delle 22 partite disputate, 18 lo hanno visto in campo per 90 minuti. Per quanto riguarda le restanti 4, Bani è stato sostituito in tre occasioni (al 53' di Brescia-Bologna 3-4, al 72' di Torino-Bologna 1-0 e al 61' di Bologna-Genoa 0-3) e è stato espulso al 66' di Bologna-Hellas Verona 1-1. I suoi minuti giocati quasi pareggiano quelli di Tomiyasu: 1.872, soltanto 12 in meno.

    Piuttosto travagliato l'andamento di Medel, che sarebbe stato titolare fisso se non avesse dovuto fare i conti con gli infortuni e due squalifiche. Ciò che ha ridotto le sue presenze a 13 sulle 26 da quando è a Bologna, di cui 12 in campionato e 1 in Coppa Italia (Udinese-Bologna 4-0). Tesserato in tempo utile per essere in campo alla seconda di campionato, il cileno è andato avanti da titolare fino alla settima. Allorché, in occasione di Bologna-Lazio 2-2, è stato espulso al 70'. Ha saltato le successive tre gare, la prima per squalifica e le altre due per infortunio. Rientrato all'undicesima è andato avanti ancora a strappi anche perché ha rimediato troppi cartellini: oltre al rosso contro la Lazio, sono ben 7 gialli in 12 gare di campionato, ciò che gli ha fatto saltare un'altra gara per squalifica (Bologna-Milan 2-3, quindicesima giornata). Alla diciottesima ha giocato l'ultima gara, 83 minuti in Bologna-Fiorentina 1-1. E da quel momento in poi è stato messo fuori causa da un infortunio al bicipite femorale. Ha fatto giusto in tempo a riaccomodarsi in panchina, senza giocare, in occasione della gara antecedente lo stop del campionato, Lazio-Bologna 2-0. Per lui i minuti giocati sono 1.078.

    Tocca poi guardare a quelli che possiamo considerare “i dodicesimi”. Cioè giocatori che non sono prime scelte per la formazione titolare ma hanno finito per essere impiegati spesso. Uno è Skov Olsen che ha giocato 18 partite su 28, esclusivamente in campionato. Tutti spezzoni, solo 4 da titolare (Bologna-Sampdoria 2-1, Sassuolo-Bologna 3-1, Bologna-Milan 2-3 e Bologna-Udinese 1-1), nessuno per 90 minuti. I minuti giocati sono 436 con 1 gol segnato in Napoli-Bologna 1-2. L'altro è Schouten, che fra i nuovi arrivati del mercato d'estate è quello che ha fatto registrare l'inserimento più tardivo. Il suo esordio è avvenuto soltanto alla settima di campionato (Bologna-Lazio 2-2) e la sua prima da titolare alla decima (Cagliari-Bologna 3-2). Poco a poco è stato inserito più assiduamente, in coincidenza con le defezioni di Medel. L'olandese ha accumulato 14 partite su 28, di cui 13 in campionato e 1 in Coppa Italia (a Udine), 7 da titolare di cui 5 da 90 minuti, 1 interrotta da espulsione (al 34' di Bologna-Genoa 0-3) e 1 da sostituzione (al 58' di Lazio-Bologna 2-0). I suoi minuti giocati sono 710.

    Un ultimo spazio relativo al mercato estivo va dedicato a Kingsley Michael, che prima di essere rimandato in prestito ha fatto in tempo a accumulare 2 presenze da titolare, 1 in Coppa Italia (90' in Pisa-Bologna 0-3) e 1 in campionato (77' in Hellas Verona-Bologna 1-1). I minuti da lui giocati sono 167.

    Mercato invernale

    Durante la sessione invernale sono arrivati due innesti che immediatamente hanno trovato utilizzo assiduo: il citato centrocampista argentino Nicolás Dominguez e il gambiano Musa Barrow dall'Atalanta. Dunque 2 stranieri su 2, uno proveniente da club estero e uno da club italiano. L'argentino è stato impiegato in 5 delle 8 gare giocate dal Bologna dopo il suo arrivo, di cui 1 una intera, per complessivi 167 minuti. Di estremo impatto Musa Barrow, che ha giocato tutte e 7 le gare della squadra rossoblu da quando è approdato al Bologna, di cui 4 da titolare e 3 per 90 minuti con 3 gol messi a segno. I suoi minuti giocati sono 483.

    Quanto incide l'impiego dei nuovi? Dunque, le cifre dicono che il Bologna ha sfruttato in modo abbondante i calciatori acquisiti durante le ultime due finestre del calciomercato. E per dare ulteriore supporto a questa indicazione forniamo il dato che si ricava dalla gara Roma-Bologna 2-3 dello scorso 7 febbraio, quando per 3 minuti di partita ben 7/11 in campo erano nuovi arrivati: Tomiyasu, Bani, Denswil e Schouten per 90', Barrow (autore di una doppietta) fino al 86', Dominguez dal 73' e Skov Olsen dal 83'. In termini di minuti giocati, i nuovi ne sommano 8.582, che sui 27.720 complessivi ammontano al 30,95%. In termini di impieghi in campo, i nuovi arrivati raggiungono quota 122 su 390, il 31,28%.

    (2. continua)​

    @pippoevai

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