Lo sponsor spinge Bale allo United
NUOVA ERA - Succede che a Manchester in questi giorni si è aperta la nuova era Adidas, con la casa tedesca che si è aggiudicata per una cifra mai vista prima (940 milioni di euro in dieci anni) la produzione e commercializzazione di maglie e accessori del Manchester United e che ora - anche a fronte dell’enorme investimento sostenuto - starebbe chiedendo ai Red Devils un investimento importante, capace di sostenere nel breve e nel lungo periodo la nuova partnership. Si tratta, del resto, dello stesso tipo di situazione che si era creata due anni fa, quando Bale passò dal Tottenham al Real Madrid e da più parti si fece capire che dietro questo affare, e dietro soprattutto alla cifra esorbitante messa sul piatto, c’era l’interesse dello sponsor tecnico di mettere a segno un colpo "sul" mercato più che "di" mercato.
GALATTICO - Dai tempi di Beckham in poi, il legame tra marketing e calcio è diventato sempre più importante. Il Real è stato quest’anno la squadra con più maglie vendute al mondo (oltre 2,5 milioni di esemplari), togliendo dal primo posto proprio il Manchester United, complice l’esclusione della squadra dalla Champions e forse proprio il fatto che i tifosi sanno da tempo che ci sarebbe stato un avvicendamento nella sponsorizzazione.
PROBABILITA’ - Ecco allora che questi numeri e l’inevitabile appeal commerciale che svilupperebbe il giocatore britannico più celebrato del momento in caso di arrivo al Manchester United - dove peraltro andrebbe a ricoprire un ruolo molto simile a quello che fu di Ryan Giggs, bandiera per vent’anni del club ed anche lui gallese - sta alimentando in queste ore un'ipotesi meno improbabile di quanto sembri, in una logica che pare giustificare anche un esborso clamoroso di 100 milioni di sterline, ovvero circa 140 milioni di euro, come quello ipotizzato per Bale nelle ultime ore.
Giovanni Armanini
@armagio
