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  • Eleonora Goldoni a CM: 'Italia femminile al Mondiale, battiamo gli uomini. Giugliano come Pirlo'

    Eleonora Goldoni a CM: 'Italia femminile al Mondiale, battiamo gli uomini. Giugliano come Pirlo'

    • Andrea Menon
    Eleonora Goldoni, una calciatrice speciale. L'America è lo scenario della sua vita, lo studio l'impegno giornaliero, il calcio il grande sogno da realizzare. Già, un sogno. Sembra strano definire così la passione di chi nell'ultimo anno è diventato un punto fisso della Nazionale italiana: sempre convocata nonostante la giovane età, in un via vai continuo da quella che da tre anni ormai è la sua casa. Una vita da film, come lei stessa la definisce. Una vita da talento, rapido come un esterno, incapace di fermarsi come la migliore delle punte. Classe 1996, testa sulle spalle e progetti chiari, come l'università all'estero, come la voglia di essere una calciatrice professionista, in un club d'elite. Le richieste non mancano, anzi, e anche la Juve non può perdere d'occhio una giocatrice così talentuosa, anche se per affondare il colpo dovrà aspettare un anno... Ecco come si è raccontata a Calciomercato.com (foto di Isabella Gandolfi).

    Chi è Eleonora Goldoni?
    "Sono una calciatrice e studentessa alla East Tennessee State University nel Tennessee, in America, dove studio Scienze dell'Alimentazione e Nutrizione con l'obiettivo di applicarla allo sport. Ormai vivo questa esperienza da tre anni, oltreoceano posso giocare e studiare all'Università. Al college gioco come punta o seconda punta, mentre per Milena Bertolini, con l'Italia, sono più un esterno d'attacco". 

    Com'è stata presa questa decisione di lasciare l'Italia per l'America e c'è un motivo particolare?
    "Ho sempre desiderato studiare all'estero, quindi è arrivata la richiesta, nonostante la timidezza, sono partita. Lì sono cresciuta come persona e sono cambiata molto caratterialmente, perchè vivi ostacoli e situazioni che ti fanno crescere, in molti aspetti. E' stato tutto comunque abbinato alla possibilità di prendere parte a una squadra, in un campus un po' da film, anche se...". 

    Anche se?
    "C'è una pecca a livello calcistico: il campionato dura solo 3 mesi, giochiamo 2 volte a settimana, ma siamo studenti oltre che atleti, quindi i voti e il rendimento pesano. Il resto dell'anno ci alleniamo con tornei e amichevoli, ma non è lo stesso. Ci sono molti aspetti positivi, perchè siamo molto seguite a livello fisico e atletico, andiamo in palestra diverse volte a settimana, abbiamo statistiche dei gps e così via, però giochiamo poco e ci mancano minuti nelle gambe".

    Per quando è previsto il rientro in Italia, visto che ormai si è prossimi al professionismo?
    "Da una parte mi mancherà tutto questo, perchè tre anni fatti più uno per completare la laurea sono un bel pezzo di vita, ma non vedo l'ora di poter tornare in Europa e di poter giocare in una squadra d'elite, giocando tutto l'anno e migliorandomi, perchè quando avrò questa possibilità di imparare concretamente durante le partite. E fare il salto di qualità".  

    La Nazionale arriva alla sfida decisiva, l'impegno più importante di sempre?
    "Sono le prime esperienze in ritiro per me, anche se questa volta non sono stata molto fortunata, visto che al secondo giorno mi sono dovuta fermare per un problema muscolare e mi sto allenando a parte. Questa settimana è volata così e spero non sia l'ultima opportunità, sono tra le ultime arrivate, ma avevo tanta voglia di mostrare il mio impegno, la mia voglia e i sacrifici che faccio per essere sempre al meglio. Questa partita (le qualificazioni Mondiali con il Portogallo ndr) ha un'importanza immane, sia per la valenza della partita perchè qualificarsi ai mondiali dopo 20 anni sarebbe clamoroso. Sarebbe anche un segnale pazzesco per tutto il movimento, anche per i ragazzi che non si sono qualificati per Russia 2018, daremmo un segnale a tutti: c'è in ballo il nostro futuro, i nostri sacrifici, gli sforzi e il fatto di far diventare tutto questo un lavoro a tempo pieno".

    Com'è il capitano: Sara Gama?
    "E' l'esempio della serietà. Non parla tanto, ma è un modello in quello che fa, che è. Una ragazza intelligentissima, che ci sta mettendo del suo per far valere i nostri diritti e i nostri valori".

    Leader nella Juve a centrocampo, ma chi è Martina Rosucci nella vita di tutti i giorni?
    "Mi ha impressionata. Le conoscevo dai media, quindi è stato incredibile vederle. Mi ha colpito la sua umiltà, il suo esserci sempre per una risata. Quando le fanno un complimento si imbarazza ancora, è sempre pronta a consigli e a supportarti. E' veramente umana, trasparente e pura".

    E Barbara Bonansea, chi è per Lei?
    "E' il mio idolo, fortissima. Poi giocando nel mio ruolo la osservo in ogni momento, per cercare di carpirne i segreti, per com'è in campo, per quello che fa. Ha un talento immane".

    Cambiando ruolo, da attaccante a ds: un consiglio di mercato, chi è la più talentuosa? 
    "La migliore in assoluto è Bonansea, mi stupisce sempre. Se dovessi consigliare qualcuno punterei su Manuela Giugliano, è impressionante per lucidità, fantasia e originalità. E' una piccola Pirlo".

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