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  • 'Gragnoli farà carriera'. Juve ci riprovi?

    'Gragnoli farà carriera'. Juve ci riprovi?

    Non gioca in una big, almeno per ora. Non ha spazio sui giornali nazionali, ne' sul web. L'Italia, per ora, trascura il talento di Daniele Gragnoli, romano classe 1994. Con la maglia dell'Ascoli Primavera ha medie da cecchino, è un pupillo di mister Silva e spesso ha vestito la maglia della Nazionale azzurra U17.

    Il suo scopritore è Michele Mastrocicco, osservatore storico dell'Ascoli, che ai microfoni di Calciomercato.com magnifica le doti del bomberino Gragnoli

    Dove e quando l'ha scoperto?
    "L'ho visto la prima volta quando giocata nel San Paolo Ostiense nel 2007. Era un ragazzo con caratteristiche fuori dal comune. L'ho seguito e proposto all'Ascoli calcio, nel giugno del 2008 l'abbiamo tesserato. Ha un grande fisico e si mette sempre a disposizione dei compagni. E' un bravo ragazzo, fa spogliatoio ed ha caratteristiche tecnico-tattiche importanti. Puo' giocare prima o seconda punta, arriverà in alto, ne sono convinto"  


    La scorsa estate si è parlato di un approccio della Juve per Gragnoli
    "Io faccio l'osservatore, certe questioni non mi riguardano. Comunque anche io ho sentito queste voci, ma so che è seguito da tanti club importanti (Secondo la Gazzetta dello Sport si tratta di Milan, Inter, Genoa e Samp). La sua carriera ha avuto un piccolo momento di riflessione per un brutto incidente in allenamento, ma ora si è ripreso bene. E' un classe 1994, spesso aggregato in prima squadra con alcune presenze in Coppa Italia. Una punta di valore, un ragazzo serio ben supportato dalla famiglia"

    Perchè se un diciottenne è bravo non gioca titolare nemmeno in B?
    "Andiamo a comprare all'estero perchè spesso costa di meno. Investire nel vivaio è più oneroso, ma noi osservatori abbiamo il dovere di pruomovere i talenti nazionali. Certo poi ogni società fa le scelte meno dolorose a livello economico, soprattutto in questo periodo. Resta poi il problema dell'approccio, anche a livello giovanile, si bada troppo al risultato"

    Lei è il direttore tecnico della People Soccer, in una battuta di cosa vi occupate?
    "Noi ci poniamo come partner per le società professionistiche e dilettantistiche allo scopo di valorizzare talenti che abbiamo provveduto accuratamente a visionare con il nostro staff. Superando la vecchia logica dell'affiliazione con le squadre big, noi vogliamo proporre un modo diverso di fare scouting, in modo tale da garantire quanto dovuto anche alle società dilettantistiche e alle scuole calcio. A giugno 2013 faremo un grande stage a Roma per i ragazzi scelti dal nostro staff tecnico (in continuo allargamento), inviteremo tutte le società professionistiche italiane e non. Il nostro progetto sta crescendo in maniera esponenziale e molte società stanno apprezzando il nostro impegno e la nostra professionalità"


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