Calciomercato.com

  • Grande Chievo:|'Solo il risultato ci dà torto'

    Grande Chievo:|'Solo il risultato ci dà torto'

    Il cuore di Mimmo Di Carlo palpita su due binari divergenti. Si capisce che da un lato è gonfio d'orgoglio per la bella prova offerta ma dall'altro lacrima sulla bella occasione perduta. Contro questo Milan in debito d'ossigeno e di idee - e soprattutto a corto di giocatori - il Chievo aveva davvero una chanche d'oro per interrompere la lunga serie nera.  E invece è finita come le altre ultime dieci volte. Ghigna il Diavolo, imprecano i gialloblù. Che si consolano tuttavia con la prestazione: «In effetti bisogna dire che ce la siamo giocata a viso aperto esprimendo al meglio le nostre caratteristiche», attacca il tecnico della Diga. «Ultimamente stiamo esprimendo un buon calcio. Ci siamo confermati. E stranamente il possesso palla è stato superiore a quello del Milan, proprio come le conclusioni in porta. Faccio i complimenti alla squadra per la mentalità che ha acquisito», insiste Di Carlo. «Bisogna continuare provando a fare un buon finale di campionato».  Pesa da matti l'esito finale: «È l'unico vero aspetto negativo della serata», rileva l'allenatore. «Il Milan ha vinto 1-0 tirando una volta in mezza in porta. Anzi, una volta davanti ha difeso il risultato cercando di fare quello che fanno di solito le provinciali: perdendo tempo sui falli, sulle rimesse... Il che dà merito al Chievo. Andiamo a casa con zero punti ma giocando così in questo finale di campionato so che potremo toglierci qualche bella soddisfazione». Resta il dubbio: rispetto a un quadro così positivo il ko non è un'aggravante? Di Carlo corregge: «Il problema è che Abbiati ha fatto tre belle parate, tutte su Pellissier. Il problema è che Rigoni in due contro uno tira fuori una palla che avevamo già visto dentro. E poi, magari, certe volte su situazioni di offside dubbie si può anche tenere la bandierina abbassata...». Esplicito l'accenno al gol tolto a Paloschi nel primo tempo. «Io non voglio alimentare la polemica, che tra Juve e Milan è già accesa», continua Di Carlo. «Però quando a noi capita in attacco una situazione come quella di Paloschi nel dubbio la ragione non la prendiamo mai».  E poi ancora riflessioni a braccio sul match: «Ribadisco», è l'osservazione, «il Chievo ha giocato da grande squadra e ha messo in difficoltà il Milan. Che ha trovato grandi risorse da giocatori come Mario Yepes, un muro lì dietro. Ibra? Qualcuno dice che ha giocato male ma per me ha fatto una grandissima partita, sacrificandosi, lavorando. A me è piaciuto molto. In sintesi: buon Chievo e Milan cinico. Peccato perché contro di loro ci va sempre male». Peccato sì, anche perché contro un Milan così malridotto pareva davvero un'occasione storica di riscrivere la storia. Dei gialloblù e, forse, del campionato: «Ma noi abbiamo avuto un possesso palla superiore, abbiamo tirato di più in porta. Questi sono dati che non possiamo togliere al Chievo... Queste sono già cose importanti. Il Chievo va sostenuto, bisogna dare valore alla prova e alla mentalità espressa. Quella che piace a me, ai ragazzi e, credo, ai tifosi. Stiamo bene fisicamente e mentalmente: adesso voglio un finale in crescendo per cercare di fare più punti possibili».  Di Carlo viene invitato anche a fare un pronostico sull'avvincente sfida scudetto: «Un mese e mezzo fa il Milan stravinceva», ricorda, «e poi le parti si sono invertite: Milan fuori dalla Champions League, infortuni... Mentre la Juve ha ripreso smalto. Io penso che al Milan la vittoria di Verona possa fare bene a livello morale: è importante riuscire a vincere col minimo sforzo... Ma fino alla fine la lotta sarà bella e credo che gli equilibri saranno molto sottili. Juve e Milan se la giocheranno fino all'ultima giornata. Punto a punto. E sul filo dei nervi».

    Altre Notizie