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  • Grande Toro:| Ultimo viaggio Immortali

    Grande Toro:| Ultimo viaggio Immortali

    Il libro di Franco Ossola esce oggi in edicola con 'La Stampa'.
    L'ultimo viaggio degli Immortali, la storia del Grande Toro.
    Sono passati 63 anni da allora, ma il tempo non cancella la memoria. Era il 3 maggio 1949 quando il Grande Torino giocò a Lisbona la sua ultima partita. Una divertente amichevole contro lo Sporting, un bel regalo al capitano Francisco Ferreira grande amico di Valentino Mazzola che lasciava il calcio. Per questo il Toro aveva aderito all’invito.

    Poi, nel pomeriggio successivo, il 4 maggio, il ritorno a casa e lo schianto a Superga. L’anniversario della tragedia viene ricordato oggi da «La Stampa» con un’iniziativa che riteniamo gradita a tanti nostri lettori, non soltanto ai simpatizzanti granata, perché la grande storia appartiene a tutti.

    Con il quotidiano odierno è possibile acquistare in edicola un bel libro di Franco Ossola («La storia del Grande Torino, i campioni e il mito», editore Friuli & Verlucca, pagg. 192, euro 9,90 oltre al giornale). Franco Ossola porta il nome del papà, l’ala sinistra sottile e fantasiosa che l’erede non potè mai conoscere. Oltre che impegnato nella professione di architetto, ha dedicato il suo tempo alla ricerca storica per coltivare il mito del Grande Torino. Con una prosa brillante ma senza fronzoli ha scritto libri di successo, ma non solo. Si è impegnato ed è stato molto importante nella creazione del Museo del Grande Torino, che ha trovato da qualche tempo una sede degna e stabile a Grugliasco.

    Il libro oggi nelle edicole con «La Stampa» è di quelli da conservare preziosi in libreria, dopo averli gustati. Un’opera dalla veste elegante, in carta patinata, che bene riesce a far risaltare le storiche immagini, molte delle quali inedite, che sono il motivo portante dell’opere.

    Perché Ossola junior questa volta più che da scrittore si è impegnato come ricercatore, recuperando tante significative foto di quell’ultima partita giocata a Lisbona, quasi un film, poi legando le immagini con interventi brevi e chiari.


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