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  • Guerriglia a Torino, arrestati ultras granata e bianconeri. Uno si definisce 'manager della Juventus'

    Guerriglia a Torino, arrestati ultras granata e bianconeri. Uno si definisce 'manager della Juventus'

    Repubblica edizione Torino racconta fatti e retroscena della notte di guerriglia urbana scatenatasi nel capoluogo piemontese dopo il Dpcm entrato in vigore lunedì.

    Se nella piazza di Torino, lunedì sera, c’era una strategia comune è stata quella di devastare il centro dando via a due ore di violenze e saccheggi che, dice il questore Giuseppe De Matteis, «scrivono una pagina nera della storia di Torino e dell’ordine pubblico». 

    Attorno a un volantino anonimo circolato sul web appena 48 ore prima dell’evento si sono concentrate anime diverse, spesso opposte, che hanno dato vita a una protesta anomala e devastante che ha colto di sorpresa anche chi aveva provato ad anticiparne le mosse. In piazza Castello c’erano le tifoserie, ultras della Juventus e del Torino, come è già successo in altre piazze d’Italia, probabilmente sono stati loro ad accendere la miccia. Ma c’erano anche giovani, alcuni giovanissimi, ragazzi che vengono dalle periferie, che hanno sulle spalle una fedina penale già compromessa: sono gli autori dei saccheggi nelle boutique del lusso di via Roma. Sono i ragazzi che i social mostrano trascinare sotto i portici i manichini di Gucci spogliati di tutti i loro costosissimi abiti. 

    «Parliamo di soggetti criminali che aderiscono alle tifoserie e giovani già dediti alla delinquenza, la regia è dei professionisti della violenza — prosegue il questore — Quella di lunedì non è stata una giornata di malumore sociale, il malcontento per le misure dell’ultimo dpcm non c’entra. Tra gli arrestati non c’è nessuna brava persona». 

    Undici gli arrestati, 7 i denunciati, ma l’elenco pare destinato ad allungarsi. «Per il futuro rimangono le preoccupazioni per le mobilitazioni di piazza, ma quello di lunedì non può essere un parametro», conclude il questore.

    Cinque persone sono state arrestate dalla Digos, diretta da Carlo Ambra, per resistenza e lesioni, sono i "lanciatori", tra loro il più giovane ha 18 anni, N.H., sulla sua pagina Facebook si definisce un «manager della Juventus», ovviamente non lo è. Altre sei persone sono state denunciate, tra loro ci sono ultras di Toro e Juve. C’è anche chi ipotizza collegamenti con le proteste di Napoli e Roma, ma è una pista che per ora gli investigatori escludono.

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