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  • Handanovic colpito dalla maledizione Karius, ma è in 'buona' compagnia

    Handanovic colpito dalla maledizione Karius, ma è in 'buona' compagnia

    • Furio Zara
    Di quel portiere si può dire: ma dove voleva andare a parare? Vedi Handanovic, apparso come uno che alla rotonda sbaglia l'uscita (Belotti ringrazia). Vedi Donnarumma, ancora nel limbo dove stanno gli incompiuti e non esente - sabato sera a Napoli - di colpe specifiche. Vedi Olsen, che si presenta all'Olimpico subendo 3 gol nel giro di soli 20 minuti. Lo svedese non lascia tranquilli i tifosi della Roma: Alisson era un'altra cosa, no? 

    Handa non è più la saracinesca affidabile dei bei tempi, Gigio non lo è ancora. E' la maledizione di Karius, si può dire? Da quella notte di Champions, da quella tragicommedia, i portieri di tutto il mondo si sono uniti in un abbraccio virtuale all'uomo che ha fatto perdere la coppa al Liverpool. (A proposito: a ripensarci in finale il Real Madrid ci era finito anche grazie a una clamorosa papera di Ulreich, portiere del Bayern Monaco). Come a dire: tranquillo Karius, siamo tutti con te. E anche: siamo tutti come te. E prima o poi vedrai che te lo dimostreremo. Di papera in papera, infila i guanti e togli i guanti. 

    Avanti: che dire di Ospina? Finito al Napoli negli ultimi giorni di mercato dopo che Meret (infortunato) e Karnezis incappa nella peggior serata della sua vita e trasforma una banale amichevole estiva - beccando cinque dal Liverpool a Dublino - in una gogna mediatica che lo vede suo malgrado protagonista. 

    Dura la vita del portiere, oggi. Si cambia molto (metà Serie A ha cambiato uomo tra i pali: Sepe, Audero, Milinkovic-Savic, Lafont e Musso, ma anche Marchetti: vediamo cosa possono combinare), ci si ricicla dove si può (Karius ha firmato per il Besiktas), si accetta senza problemi di fare il secondo (Perin alla Juventus) confidando magari - senza neppure giocare e sarebbe un record - di diventare il primo in azzurro. 

    Brutta annata, questa, per i portieri. Storta come un alberello piegato da troppo vento. Anche al Mondiale di Russia i portieri ne hanno combinate di tutti i colori. Muslera, ricordate? Bucato da un tiro di Griezmann, mani di pastafrolla alla riscossa, Uruguay fuori dal torneo. E lo spagnolo De Gea allora? Pure lui colpevole di aver opposto una risibile resistenza al tiro di Cristiano Ronaldo. Avete già dimenticato Caballero? Portiere dell'Argentina che ha offerto al croato Rebic il più straordinario degli assist? Impossibile dimenticare. 

    Meglio tenere sempre a mente che l'errore del portiere è in arrivo, nel più inaspettato dei modi, pronto a coglierci tutti - ancora una volta - di sorpresa. Capita a tutti di sbagliare. Anche ai più grandi, vedi alla voce Buffon. Capita a tutti di venire celebrati per aver sfoderato parate straordinarie (al debutto in Ligue1) e di finire - a pochi giorni di distanza - in panchina. Sic transit gloria portieri, nell'anno della maledizione, il nefasto 2018. 
     

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