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  • Hellas in sorpasso.| L'assalto al Livorno

    Hellas in sorpasso.| L'assalto al Livorno

    Tutti ci pensano ma nessuno lo dice. D'altronde, si sa, la scaramanzia gioca un ruolo fondamentale nel mondo del pallone. I numeri però non mentono. Questa sera, al Bentegodi, si gioca l'anticipo di serie B tra l'Hellas e il Livorno. I gialloblù occupano il terzo posto in classifica in classifica, i toscani il secondo con due punti di vantaggio. Una vittoria regalerebbe a Maietta e compagni il sorpasso sulla formazione di Nicola, una vera e propria ventata d'entusiasmo per affrontare la volata finale verso la promozione diretta in A con un punto di vantaggio e un calendario, almeno sulla carta, favorevole visto che nell'ultima partita di campionato è in programma lo scontro diretto tra Sassuolo e Livorno. Bisogna provarci, questo è normale. Lo chiedono a gran voce i tifosi, lo sanno i giocatori, i tecnici e anche i dirigenti. Ieri sera è arrivato in ritiro anche il presidente dell'Hellas, Maurizio Setti. Anche il patron insieme ai gialloblù per dare un segnale di unità all'esterno, per cementare ancora di più un gruppo che prepara la grande impresa. Sarà dura, durissima. La squadra toscana può giocare per due risultati su tre, ha grande entusiasmo, buona organizzazione di gioco grazie alle idee di un tecnico giovane come Davide Nicola, due attaccanti come Paulinho e Dionisi che sanno esaltarsi soprattutto nelle azioni di contropiede, quando hanno grandi spazi da sfruttare. In effetti il Livorno ha vinto 8 delle 14 trasferte giocate, vanta il secondo attacco della B, i tre dell'Ave Maria - Paulinho, Dionisi e Siligardi ora infortunato - hanno già fatto centro già 35 volte. Dovranno affrontare la miglior difesa del campionato, il Verona ha subito finora solo 23 reti e non ha certo intenzione di rovinare la media proprio nel big match del torneo cadetto. «Conosciamo la forza del Livorno - taglia corto mister Mandorlini - sono la squadra rivelazione del campionato». La vittoria con il Grosseto ha rilanciato le ambizioni del Verona dopo la sconfitta in casa nel derby con il Padova. Un ko amaro arrivato quindici giorni dopo la sconfitta con il Vicenza, un'inversione di rotta preoccupante dopo un anno e mezzo di imbattibilità casalinga. Bisogna ripartire e ritrovare grandi energie proprio davanti al pubblico amico, al Bentegodi l'Hellas di Mandorlini ha posto le basi per centrare la promozione dalla C alla B nel 2011 e agganciare i play off nel 2012.  Adesso si lotta per la promozione diretta, per non rischiare troppo negli spareggi e lo scontro con il Livorno assume un'importanza fondamentale. Il tecnico recupera Martino che ha scontato la giornata di squalifica e avrà a disposizione anche Agostini e Moras.  Non ci saranno Sgrigna, Carrozza e Crespo che hanno alzato bandiera bianca a Grosseto, non è ancora pronto Andrea Cocco fermato ancora una volta da un problema muscolare. Mandorlini dovrà ritoccare la squadra titolare che ha strappato tre punti in Maremma. Rafael in porta, Cacciatore a destra e Agostini a sinistra, in mezzo Maietta e Moras ma non si può escludere l'impiego di capitan Ceccarelli che ha sempre fatto bene quando è stato chiamato in causa. In regia Jorginho con Hallfredsson da una parte e Laner dall'altra in un'ideale staffetta con Nielsen che ha strappato applausi a Grosseto. In avanti dovrebbe tornare Cacia - con Ferrari che scalpita in panchina - con Gomez da una parte e Martinho dall'altra, il brasiliano avrà la possibilità di sfruttare un cambio di marcia che può far male al Livorno. Il conto alla rovescia è partito, mancano poche ore alla grande sfida.

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